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25 febbraio 2015 3 25 /02 /febbraio /2015 05:44
Mezza Maratona Internazionale RomaOstia. Una rassegna degli élite runner

RomaOstia 2015: ecco di seguito una rassegna sugli elite runner. Al maschile tornano i keniani Cheprot e Chemosin che dovranno vedersela con i connazionali Kiprotich e Kusuro. Al femminile torna in gara, sempre dal Kenia, Sharon Cherop ma attenzione a Kibet e Arusei. Chi si prenderà la RomaOstia2015?

Domenica primo marzo si correrà la RomaOstia 2015. Nell’immaginario di tutti si pensa alla grande folla dei podisti (13.542 gli iscritti), ma si pensa anche a chi correrà più forte di tutti e andrà a vincere la gara. La tradizione è sacra e la RomaOstia continua ad avere al via alcuni dei più forti interpreti mondiali della mezza maratona.

Dando uno sguardo all’albo d’oro della manifestazione dal 2002 ad oggi, si sono avuti undici vincitori Keniani, uno Etiope e uno del Marocco. L’ultimo italiano a vincere la mezza maratona più amata d’Italia è stato Giuliano Battocletti, nel 2001 quando la gara si concludeva all’interno della Caserma Italia delle Fiamme Gialle.

Al femminile, facendo un focus ancora dal 2001 ad oggi, le azzurre del mezzofondo italiano sono in netto vantaggio sulle avversarie straniere: Tiziana Alagia si è imposta nel 2001, nel 2002 e 2003 Gloria Marconi è salita ben due volte consecutive sul podio, nel 2005 è stata la volta di Rosaria Console e nel 2006 e 2007 Nadja Ejjafini (ai tempi ancora cittadina del Bahrein), come fece la Marconi, non si fece mancare un doppio successo consecutivo. Nel 2009 e nel 2011 è salita sul gradino più alto del podio Anna Incerti, che tra i due successi alla RomaOstia, ha vinto anche il titolo di Campionessa d’Europa in maratona a Barcellona 2010. Tra i nomi di queste splendide atlete si sono inserite quattro vittorie del Kenia, una del Marocco e una dell’Algeria.

Chi vincerà la RomaOstia 2015? È la domanda che troverà risposta solo domenica primo marzo al termine della gara. Quel che sembra certo è che la RomaOstia 2015 difficilmente potrà sottrarsi all’egemonia africana.

Duello senza fine. Non c’è due senza tre: alla RomaOstia per il terzo anno consecutivo tornano al via i due keniani Robert Chemosin (1989) e Simon Cheprot (1990) che furono rispettivamente secondo e terzo nel 2013 e quinto e quarto nel 2014.

In entrambe le precedenti edizioni furono loro a trascinare al traguardo i vincitori: nel 2013 lanciarono la straordinaria volata che portò alla vittoria ed al record maschile del percorso di Wilson Kiprop; lui fece 59’15’’ mentre i due inseguitori si dovettero accontentare di tornare a casa con quelli che ancora oggi rappresentano i loro eccellenti personal best (59’19’’ Chemosin e 59’20’’ Cheprot). Lo scorso anno invece mollarono il terzetto che poi monopolizzò il podio soltanto negli ultimi tre chilometri di gara, facendo sfumare tutte le possibilità di migliorare il record del percorso registrato appunto nel 2013. Cheprot chiuse in 1h00’05’’ mentre Chemosin in 1h00’24’’ ed entrambi centrarono la convocazione per i mondiali di mezza maratona che dopo meno di un mese si svolsero a Copenaghen.

Outsider di lusso. Sarà John Kiprotich (1989), sempre dal Kenya. Dopo qualche periodo difficile, il ragazzo degli altipiani proverà proprio alla RomaOstia a tornare a correre sui ritmi del suo fantastico personale di 59’23 registrato nel 2009 a Rotterdam. Kiprotich ha già apprezzato il veloce tracciato della RomaOstia nel 2012 quando arrivò quarto in 1h00’02’’.

Attenzione a Kusuro. Nel terzetto Cheprot-Chemosin-Kiprotich potrebbe ben inserirsi l’ugandese Geoffrey Kusuro che ai mondiali 2014 di mezza maratona a Copenaghen ha scritto il suo “primato personale d’esordio” ad alti livelli correndo in 1h00’40’’.

Dopo la gara iridata di Copenaghen, dove è giunto undicesimo, Kusuro ha corso altre mezze maratone senza tornare ad esprimersi a quei livelli: 1h01’04 ad Aussig in Repubblica Ceca a Settembre e poi 1h02’29 a Lisbona in ottobre. Ma il suo motore, forgiato da una grande esperienza in pista (13’12’’32 è il suo personale sui 5000 metri), saprà sicuramente adattarsi e sfruttare la tecnicità della RomaOstia.

Da non sottovalutare i keniani Leonard Kipkoech Langat, Peter Kwemoi Ndorobo e Cornelius Kangogo che fungerà da pacemaker nella parte iniziale per lanciare i compagni di allenamento.

Reunkov, la RomaOstia porta fortuna! Per quanto riguarda gli europei va segnalata la presenza al via del russo Aleksey Reunkov che lo scorso anno sul traguardo di Ostia fu quattordicesimo in 1h03’32’’ e che questa estate, correndo in 2h12’15, ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Europei di Zurigo vinti dall’italiano Daniele Meucci.

El Mazoury, il giovane finanziere di Lecco, nato in Marocco e poi trasferitosi in Italia, è dato in ottima forma e pronto a correre per migliorare il suo personale di 1h03’37’’. La RomaOstia sarà per lui un test molto importante dopo un lungo stage di allenamento in altura che ha seguito in Marocco e finalizzato in particolare al suo esordio in maratona nel corso della prossima primavera a Milano.

Ancona Sharon. Sharon Cherop (1984) lo scorso anno era la super favorita e quest’anno si ripresenta al via con il suo straordinario palmares di maratoneta: bronzo ai mondiali di Daegu 2011, vincitrice a Boston 2012 e poi due volte terza nel 2011 e nel 2013, vincitrice a Torino (2013) e a Toronto (2010), seconda a Berlino (2013) e ancora seconda, lo scorso ottobre, a Francoforte.

Alla RomaOstia 2014 non ha deluso le aspettative perché la gara si chiuse con una rocambolesca volata a quattro nella quale lei agguantò il secondo posto in 1h08’51’’ regalando tanti sorrisi a tutto il pubblico presente sulla rotonda di Ostia che la applaudì per la tenacia e la determinazione con cui si gettò sulla linea del traguardo.

Le altre elite runner Sharon Cherop dovrà vedersela con altre due keniane di grande esperienza: Sylvia Kibet e Peninah Arusei.

Sorella di Hilde, che nel 2013 alla RomaOstia fu quarta, Sylvia ha vinto due medaglie d’argento iridate sui 5000 metri (Daegu 2011 e Berlino 2009), dopo essere arrivata quarta nel 2007 a Osaka e ancora quarta alle Olimpiadi di Pechino 2008. Il suo personal best sulla distanza è 14’31’’91. Gli elementi statistici dicono che Sylvia Kibet ha un personale sulla mezza maratona di 1h09’51’’ datato 2009 e che se le condizioni saranno favorevoli sicuramente potrà fare una grande gara.

Peninah Arusei ha vinto la medaglia di bronzo nel 2010 ai mondiali di mezza maratona di Nanning in Cina in 1h09’05’’ e ha un personale di 1h07’48’’ ottenuto a Lille nel 2010. Il suo palmares annovera piazzamenti di assoluto interesse nelle più importanti mezze maratone mondiali: a Parigi, vincitrice nel 2011 e seconda nel 2012, a Lisbona, vincitrice nel 2010 e a Milano seconda nel 2009. Al suo palmares manca sicuramente una grande prestazione, da ottenere magari proprio alla RomaOstia.

 

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  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
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  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

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Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

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