Prosegue il Cammino di Santiago di Emanuela Pagan. Siamo alla 27^ tappa da Villafranca del Bierzo a La Laguna de Castilla. Il "Mal del Cmmino" comincia a manifestarsi: e ciò è evidente nel desiderio, avvertito da Emanuela di rallentare la marcia e di tenere la sua meta fissa all'orizzonte, in modo da rimanere in quello che è a tutti gli effetti "il tempo del sogno". Il Cammino di Santiago da questo punto di vista, con tutte le sue diramazioni, potrebbe essere catalogato tra le "vie dei sogni", che si sviluppano lungo linee di forza preesistenti che vanno percorse, sognate e cantate e che, così "servite", mantengono insieme il mondo che conosciamo e che vogliamo, a condizione che ciascuno di noi nel percorrere una via del canto accetti pienamente il suo fardello e la responsabilità di essa.
27^ tappa da Villafranca del Bierzo a Laguna de Castilla (20 agosto 2015). Vorrei rallentare il tempo per tenermi Santiago fermo all'orizzonte. La meta che so di poter raggiungere, ma che non vorrei prendere perché così non mi appartiene. Ciò che non si ha non si può perdere. Vorrei restare nel sogno, dove tutto è possibile e perfetto.
Invece i chilometri scorrono. Molto veloci sui tratti di asfalto. Una ciclabile più o meno protetta conduce ad attraversare graziosi paesi di montagna.
Ricordi di quando ero piccola. Vacanze in famiglia. Un valore che si sta perdendo.
Questa è una delle più belle tappe per me. La montagna mi piace. In salita accelero perché voglio sentire il cuore pulsare. Mi fa sentire viva.
Sbaglio il rifornimento del camelback. L'ultimo chilometro lo percorro da assetata. Vado più forte. Cinque ore e anche oggi sono arrivata. O Cebreiro è l'ultima vera montagna da scalare. A Santiago meno 154km.
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