La Rievocazione Storica "della Tre Rifugi Val Pellice si realizzerà giovedì 20 agosto nella Conca del Pra nel Comune di Bobbio Pellice in occasione del ricorrere del 40° anniversario della stessa.
Quando una manifestazione sportiva raggiunge le 40 edizioni, significa che supera il mero confine sportivo per divenire parte della storia e cultura di un intero territorio.
Sarà una gara che cercherà di ricalcare al massimo le caratteristiche organizzative e di percorso della prima edizione ma di proporre, sopratutto, una occasione di festa.
Saranno molte le adesioni sia da parte di chi una volta l'ha fatta che da parte di chi la vuole provare nella sua veste originale.
Tutto ci fa pensare che sarà una grande giornata al Rif. Willy Jervis.
Alla Conca del Pra tra ricordi, sport, estate e progetti futuri. La signora di anni ne dichiara 40, ma al cvero sono 43!
Si sente ancora il respiro appena un poco affannoso dei Marco intesi come Treves e Morello salendo i ripidi e scivolosi tornantini finali del Colle Manzol.
Loro, i “Valdostani” giunti in Val Pellice a fare valere per ben quattro edizioni la primazia dell’U.S. Tavagnasco. A dire il vero della Valle D’Aosta era il solo Treves che aveva per patria Emarese, appena un po’ sopra St Vincent. L’altro Marco, inteso come Morello, della Vallèe sentiva solo il profumo essendo di Tavagnasco terra di confine ma ancora nel “nostro” Piemonte.
“Correva” anzi su quelle pendenze “marciava” l’anno 1972 nel giorno Domenica 20 agosto quando la mente creativa del Cai Uget Val Pellice decise di dare vita ad una “impresa sportiva” che doveva, con il poco lontano Chaberton, segnare l’avvio di una passione che è tracimata fino a riempire l’estate 2015 di centinaia di appuntamenti per migliaia di appassionati…
L’amore non è esploso subito. Anni e anni di semiclandestinità riservata a pochi “pazzi” prima che il “verbo” diventasse parabola universale.
“Settantadue pazzi di corsa in cima allo Chaberton” titolava un giornale nazionale per significare un numero rilevante di specialisti che nel lontano 1975 salivano da Claviere allo Chaberton per ridiscendere in picchiata attraverso la Cresta Nera verso il traguardo di Cesana.
“Una soddisfazione enorme ma una fatica da pazzi” enunciava un altro giornale riferendosi proprio alla Tre Rifugi vissuta in prima persona dall’autore dell’articolo.
Raccontare 40 anni di quella che è universalmente definita la “Regina” delle fatiche montane è un esercizio immenso. A quelli che vogliono saperne di più non si può che consigliare di leggere il libro “30 Tre Rifugi” uscito in occasione della 30° edizione e divenuto oramai un cult del genere difficile finanche da reperire! (Rif. Cai Uget Val Pellice).
Manifestazione sportiva di corsa a coppie come era uso nello sci alpinismo. Il concetto di fondo era la solidarietà di coppia ma non sempre è stato così: è vero che sui sentieri della Tre Rifugi si sono create o consolidate nuove conoscenze ma è altrettanto vero che si sono distrutte amicizie e fratellanze decennali: l’unica gara sportiva dove se tutto va bene è merito mio e se la prestazione è stata deludente è “colpa del socio che non andava”.
Adesso è il (lungo) tempo di Paolo Bert che è giunto a caratterizzare la manifestazione per quasi tre lustri consecutivi dopo che nella vittoria si sono avvicendati campioni e campionesse di ogni dove.
Da citare sicuramente Claudio Galeazzi, in allora campione mondiale di specialità che sul tracciato vanta il record di 2 ore 2 minuti e qualcosa.
Dopo avere “celebrato” la Tre Rifugi in versione moderna il trascorso 12 luglio con annessa ovvia vittoria di Paolo Bert arriva il momento dei festeggiamenti!!!
Giovedì 20 agosto 2015, proprio come nel 1972 anche se allora era domenica, si terrà la Rievocazione Storica della Tre Rifugi privilegiandone, come è giusto che sia, l’aspetto ludico e di festa e riservando le fatiche solo alla prima parte della giornata.
Si ricalcheranno il più possibile le caratteristiche della prima edizione ad iniziare dal sorteggio delle coppie partenti (già perché la formula sportiva sarà “a cronometro per coppie di atleti”) alle ore 20 presso il Rifugio Willy Jervis che sarà anche il punto di partenza ed arrivo.
Poi, a partire dalle ore 8,00, 21,8 Km (venduti per 30 quando i km si misuravano a spanne) e 1650 metri di dislivello sul classicissimo otto volante del Colle Barant, Rif. Barbara, Colle Manzol, Rif. Granero e l’immancabile ultima asperità dei “crin ‘d Puluciu” che per decenni, sempre uguali come specie e sempre diversi come individui, hanno assistito curiosi all’arrivo dei “nostri”.
Tempo massimo 8 ore proprio per dare il tempo a tutti, ma proprio tutti, purché un po’ preparati, di calpestare i sentieri della “storia” e le orme dei Campioni di un tempo!
Al pomeriggio, per qualcuno più inoltrato, il pasto ristoratore e l’inizio della festa.
Musica strettamente anni ’70 distribuzione di riconoscimenti vari. Al di la del cosi detto Pacco Gara garantito a tutti i partecipanti non ci saranno premi di classifica.
Saranno messe in vendita, invece, delle stampe realizzate appositamente per l’avvenimento.
Anche la Vintage sarà inserita nel progetto del film “La Taglia” in via di produzione per la prima di inizio autunno.
Accesso delle auto al Pra in via di definizione con le regole che il Comune di Bobbio Pellice vorrà darsi (aggiornamenti sul Sito www.3rifugivalpellice.it )
Tutti gli ingredienti per una splendida giornata di sport.
Presenti i Campioni del passato e poi:
quelli che… “la Tre Rifugi io l’ho fatta nel 1912 e adesso voglio rifarla “pianot”; quelli che ne hanno solo sentito parlare; quelli che pensano, ma pensano solo, di essere in grado di farla; quelli che “voglio proprio provare il Colle Manzol” ed i campioni del futuro che vogliono respirare un po’ di Storia.
Iscrizioni aperte sul sito www.weosport.net
Per chi vuole portarsi a casa un pezzo di storia. Dopo il fortunato ritrovamento della matrice tipografica originale in piombo del percorso della tre rifugi del 1972, disegnata da Mario Mantelli, presidente del cai di allora, si è deciso di stampare a mano con un torchio calcografico 40 copie del percorso.
Tutte le copie sono numerate, portano il timbro a secco dello stampatore Paolo Durandetto e sono certificate timbrate e firmate dall'attuale presidente del cai Marco Fraschia.
Abbiamo usato carta Fabriano artistico 300 grammi, martellata fine, in puro cotone, prodotta in Italia su telai rotondi, inchiostro all'acqua di nuova generazione e un torchio calcografico manuale a cilindri per stampe fine art.
Dopo un accurata pulizia della matrice, con un piccolo strumento, saponi e detergenti specifici per rimuovere ogni residuo di inchiostro secco di 40 anni, abbiamo costruito un' apposita cornice per portare la matrice a registro.
Dopo numerose prove di stampa per trovare il rullo per l'inchiostro adatto, la pressione ideale del torchio, le manovre di inchiostratura e pulitura opportune, abbiamo stampato, selezionato e numerato 40 copie.
La stampa su carta artistica e l'uso di un torchio manuale calcografico anziché tipografico semiautomatico, come d'uso 40 anni fa per stampare i volantini, ha fatto si che tutte le stampe siano pezzi unici. Piccole diversità caratterizzano, il pregio e l'unicità del procedimento distinguendo ogni singola stampa dalle altre.
Inoltre il torchio calcografico otre a trasferire l'inchiostro dalla matrice alla carta ne imprime anche a secco l'incisione, ben visibile da vicino o sul retro della stampa caratterizzandone ulteriormente l'unicità.
La produzione ha richiesto più di 10 ore di lavoro solo per la stampa oltre la timbratura, la ricerca dei materiali e il confezionamento.
La stampa numero uno sarà messa all'asta, partecipate numerosi e generosi.
Le stampe dalla 2 alla 39 saranno messe in vendita il giorno della tre rifugi il 20 agosto.
La stampa numero 40 rimarrà alla sede del Cai.
Tutto il ricavato andrà al Cai Uget Valpellice per finanziare tutte le iniziative promosse.
Si ringrazia Simone Ajassot, per aver trovato e conservato e imprestato la matrice