(Antonio Aloi) Si è svolta domenica 6 settembre l’undicesima tappa del circuito Ecotrail Sicilia, una traversata con partenza da Petralia Soprana, passaggio da Geraci Siculo e arrivo a Gangi, sulla distanza di 27 km. Vincitore tra gli uomini Salvatore Pillitteri del CUS Palermo che ha conquistato la maglia verde. Tra le donne vincitrice Alessandra Corvaia della Fiamma Rossa.
Gli atleti del Work Out Studio di Cefalù anche in questa occasione hanno ottenuto buoni risultati con Susy Olvback che stavolta si è dovuta accontentare del secondo posto assoluto tra le donne ma mantiene la maglia verde, Veronique Rogez prima di categoria, Rosalba Fazio seconda di categoria, Giacomo Martorana quarto di categoria nonostante un errore di percorso che gli ha fatto perdere almeno 5 minuti. Tra gli altri atleti che si sono distinti merita una menzione il terzo posto assoluto per Francesco Cesare della Fiamma Rossa e un bel secondo di categoria per Graziella Macaluso della Marathon Misilmeri.
L’hanno chiamato “Ecotrail tra i borghi più belli d’Italia”, la denominazione è sicuramente azzeccata considerando il fascino dei tre paesi del parco delle Madonie, con le loro viuzze, le case in pietra, le cascate di fiori che scendono dai balconi, le chiese monumentali, le piazze piene di vita, l’atmosfera rilassata, la pulizia, l’accoglienza delle persone che per qualche ora hanno visto sfilare questi strani corridori vestiti in modo variopinto, equipaggiati di borracce, zaini e bastoncini.
Si parte con un tortuoso giro all’interno di Petralia, studiato come un itinerario turistico per far ammirare gli angoli più caratteristici del paese. Pochi chilometri fuori dal paese comincia un’impegnativa ed assolata salita, siamo oltre quota 1100 m ma fa molto caldo, bisogna percorrere 4,5 km per arrivare oltre quota 1600 m dove si presenta un altipiano punteggiato di formazioni rocciose e cespugli spinosi che crescono tipicamente a quella quota e da dove si godono panorami mozzafiato sulle montagne circostanti.
Già si è fatta una selezione, il gruppo è molto sgranato e adesso comincia una ripida e lunga discesa che aumenterà ancora di più i distacchi, discesa molto tecnica in una querceta residuo dei boschi originari dell’isola, per lo più in single trak, con un terreno irregolare da cui affiorano in continuazione sassi e radici, saltando giù da alti gradoni di pietra scolpiti dalla natura, e più in giù tra strette pareti di agrifoglio. Ed ecco spuntare tra gli alberi la splendida vista di Geraci, tra poco siamo a metà gara, la parte più impegnativa è passata.
Anche a Geraci si passa tra le stradine medievali, si arriva in cima, si attraversa un parco, si scende alla famosa fontana e via di nuovo in una pineta prima e attraverso pascoli e campagne assolate poi, in un continuo sali scendi dove i concorrenti più forti in salita e quelli più forti in discesa si scambiano vicendevolmente le posizioni. All’improvviso dietro una curva ecco apparire il caratteristico profilo di Gangi, che ricopre come un mantello il fianco di una collina. Sembrerebbe fatta, ci si chiede se siamo arrivati... nemmeno per sogno, ci sono ancora 3 o 4 km di discesa che con la stanchezza accumulata sulle ginocchia e sui quadricipiti non sono nulla di piacevole, ma soprattutto un ultimo km praticamente verticale all’interno di una pineta, che porta a poche centinaia di metri dalla piazza principale del paese in cima alla collina dove si trova l’arrivo. Un ultimo sprint in salita lungo ripidi tornanti lastricati per difendere la propria posizione e cercare di arraffarne qualcun’altra, e si taglia il traguardo. Il paese è in festa, lungo le strade ci sono stand di prodotti tipici, arriva anche un corteo in abbigliamento medioevale accompagnato dal rullo dei tamburi, gli abitanti che escono dalla messa col vestito della domenica si mischiano ai concorrenti sgualciti e sudati che cercano refrigerio alla fontana ed ai turisti che ancora si godono le ferie di fine estate. All’arrivo a dare sostegno ai compaesani Cefaludesi, la gradita presenza dell’ultramaratoneta Dario La Martina, reduce dall’Ultra Trail du Mont Blanc, gara di 170 km che ha disputato tra il 28 e il 29 agosto, chiudendola in 45 ore e 46 minuti.
Infine il cambio, il ristoro, lo scambio di impressioni reciproco sulla gara con gli amici, la premiazione, il pasta party, gli appuntamenti ai prossimi allenamenti e alla prossima gara.
Un Ecotrail tra i borghi più belli d'Italia
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