Salvatore Sulsenti prosegue nella sua esperienza di preparazione alla 100 km del Passatore. I suoi resoconti si sono infittiti e adesso siamo di fronte ad un vero e proprio diario giornaliero al quale Salvatore consegna i suoi progressi, le sue speranze, i suoi sogni.
Il cambiamento di questa settimana è che da camminatore isolato è passato ad una forma di socializzazione e di condivisione, grazie al contatto con Inge Poidomani, appassionata ultramaratoneta siciliana.
Assieme ad Inge, Salvatore ha fatto delle uscite, aggregandosi inoltre ad un gruppo di camminatori.
Ancora nel 2014, Salvatore Sulsenti, non sapeva nemmeno cosa fosse la 100 km del Passatore, eppure proprio in quell'anno ha dato inizia ad un'era di rivolgimenti, affrontando da profano una camminata in natura di oltre 11 km.
Adesso, la 100 km del Passatore è diventata il suo sogno e non è un caso se la foto di copertina del suo profilo FB sia la misteriosa Uluru (in Inglese Ayers Rock) al centro dell'Australia e contornata dall'outback, uno dei deserti più aridi che si possano immaginare.
Ayers Rock potrebbe essere l'emblema dell'enigmatica (ed inafferrabile) meta dei nostri sogni.
Quelli che ci sono stati (con l'eccezione dei soliti turisti performativi che rovinano tutto con la pretesa che i luoghi siano delle cose da conquistare e da ricordare come un "trofeo" e basta) dicono che l'essere stati lì fisicamente non appaga, perché il luogo in sé è intriso di magia e di un potere cosmico che va al di là delle cose.
Un luogo di potere e di convergenza di linee di energia: che per questo motivo era - ed é - considerato sacro dagli aborigeni australiani.
E, quindi, quei viaggiatori che ci sono stati dicono che sono - trovandosi lì fisicamente - appena potuti entrare a contatto con i margini di un mistero, quel tanto che bastava tuttavia a proiettare le propria mente verso siderali distanze - a condizione, ovviamente, che i visitatori fossero permeabile alla meraviglia.
Si può immaginare che il "pellegrino" che decide di diventare ultramaratoneta sia uno che vuole arrivare a conoscere delle cose, saggiando i propri confini di resistenza, eppure ci sarà sempre qualcosa che rimarrà al di fuori della sua portata: ed è così che la corsa di lunga durata (o la camminata ultra-lunga, che è il suo equivalente) possono diventare quel volano energetico che consente di accedere ad un modo diverso di esperire se stessi e la realtà.
Ed ecco di seguito lo stralcio del diario di Salvatore, mentre insegue la sua meta.
Martedì 22 settembre.Dopo due giorni di meritato riposo dopo i 48 km di sabato e le naturali valutazioni, esco per strada con il gruppo si camminatori di cui ora faccio parte.
Circa 30 loschi figuri, con magliette rosso garibaldino, serpeggiano per vie e sterrati ognuno alla ricerca del proprio passo e di un compagno disposto ad ascoltarlo.
La temperatura è in ribasso, il pomeriggio leggermente ventilato e si cammina bene. Dalle 18,30 alle 20,30 ci si muove senza forzatura di ritmo (fatta eccezione per un isolato tentativo) percorrendo poco meno di 12 km. Torno a casa con la memoria dei miei percorsi e con la voglia di rimettermi ancora in discussione, passo dopo passo, attraverso qualche km da masticare ancora.
Mercoledì 23 settembre. Riposo causa visita odontotecnica in ospedale. Sorvolo sul servizio sanitario che fa appello, per la propria sopravvivenza, solo alla buona volontà di addetti spesso sottostimati. Un accento andrebbe posto sulla calca generata dai pazienti che a volte diventano impazienti e vivacizzano il loro dissenso nei corridoi dell’ospedale. Ma meglio astenersi da ulteriori note, non ne ho voglia.
Giovedì 24 settembre. Dalle 18,35 alle 20,15, km 11,00. Camminare in gruppo, al di là del passo di ognuno, comporta la volontà di uniformarsi mirando a tenere il gruppo serrato e a migliorare la performance media di tutti. Purtroppo non è facile come sembra. Poco male, cerco di dare il mio contributo e vado avanti. Camminare amichevolmente mi da il piacere di chiacchierare e di recuperare.
Venerdì 25 settembre. Dalle 15,00 alle 18,00, 18 km senza sosta alcuna. Ho camminato con Inge Poidomani signora tedesca [ormai naturalizzata siciliana - ndr]con alcune edizioni del Passatore alle spalle, maratone, ultra maratone e da oggi ultra-camminate con me. E’ un piacere inaspettato muovermi con Inge, ascolto attentamente per tutto il tragitto i suoi racconti facendo tesoro di ogni suggerimento. Domenica 27. saremo ancora insieme.
La mia strada verso il Passatore non si avvicina ma si fa appena più chiara. Io al Passatore? Mi sembra strano anche pensarlo.
Sabato 26 settembre. Riposo, leggera indisposizione accompagnata da una fastidiosa cefalea. Domani mi rifaccio.
Domenica 27 settembre. Sono quasi le 5.00, un caffè ed una banana a colazione, fra meno di 2 ore verranno a prendermi per andare a Ragusa per la “Camminata della Cava Misericordia” organizzata da Vittorio Brullo, gruppo “Passo dopo Passo”. Iniziamo a muoverci puntualmente alle 7:31 e terminiamo alle 12:16.
Percorriamo 18,49 km (previsti 20/23km), partendo da Corso Italia, presso i Salesiani a Ragusa. Proseguiamo per Ragusa Ibla e poi per Cava Misericordia arrivando alla SS per Chiaramonte Gulfi al km.3 per fare ritorno a Ragusa.
Ci siamo mossi per sentieri, strade bianche ed asfalto e volutamente non accenno alla velocità media, assimilabile al ritmo di una allegra scampagnata.
Mi sono rilassato e divertito insieme ai miei compagni e compagne di cordata, ho allontanato le esigenze di performance per lasciarmi andare.
Ho compreso che ci si può allenare anche riposando o camminando piacevolmente con degli amici. Al termine della camminata sono rimasto sulle gambe, ed agevolmente, quasi 5 ore trascorse ad ascoltare la signora Inge elargirmi suggerimenti e consigli preziosissimi e soprattutto programmando altre uscite insieme.
Il Passatore diventa un po’ più familiare ma sempre lontano. La mia consapevolezza come camminatore aumenta, so di poter fare e solo adesso sto cominciando a comprendere il “come fare”.
Mi da piacere sentire ogni muscolo delle mie gambe, come a volermi dire: “Salvatore, ci sei”.
scrivi un commento …