L'8 novembre 2015 si è svolta la 35^ edizione della Maratona di Livorno e vi ha partecipato anche Emanuela Pagan. Di seguito le sue riflessioni, non un semplice resoconto di gara, ma una sequenza di immagini tra caleidoscopio onirico e flusso di memoria nel quale scorrono anche pensieri e tracce relativi all'esperienza del Cammino di Santiago che Emanuela ha affrontato durante i mesi estivi.
(Emanuela Pagan) L'arrivo è nella pista. Un arco suggella una fatica figlia di un sogno lungo 42.195km e molto di più.
Gli atleti entrano dalla parte sbagliata, le procedure di partenza sono leggermente più lunghe del previsto, ma quasi nessuno si scompone.
Livorno.
Sembra una giornata di fine agosto. È l'estate di san Martino. Le strade sono vuote. Una linea verde, un po' sbavata, le percorre.
Parcheggiare nel centro è un'impresa, guidare tra motorini e biciclette in contromano richiede concentrazione e molta attenzione. Mentre si corre a piedi sembra tutto più semplice.
Immagini.
Una luna brillante, fredda vista da una finestra. Una notte lontana, sulle guance briciole di stelle.
Il mare.
Non si sente in mezzo a questi chilometri. La sua voce è lontana, si intravede. È dello stesso colore del cielo.
La terrazza Mascagni è un gioco di geometrie. Sembra appartenere a quei film di un nobile recente passato.
Un faro nella notte.
La sua luce taglia una trapunta di stelle. Due amanti si tengono per mano. Sentimenti di carta velina. Saranno spenti dalla fievole luce dell'alba.
Il Quartiere Venezia non ricorda la famosa città, ma è caratteristico. Qui si è fermata la storia. Fatiche e dolori di uomini che credevano nell'Italia.
Diciotto chilometri e si torna verso la partenza.
Atleti disseminati sull'asfalto, piccole macchie vive osservate da un aereo.
Il mondo cambia aspetto dal punto di vista scelto .
Partire per viaggiare e il viaggio incomincia al ritorno.
Non si deve guardare l'arrivo, potrebbe invitare a smettere di correre. La strada è ancora tanta. Mai quanta quella fatta per giungere a questo chilometro.
Sarebbe più comodo smettere di sognare.
Cicatrici sui piedi, tra le dita. Gli sguardi di chi non le possiede comunicano la parola fine.
Dove si trova la forza per finire una corsa?
Dentro se stessi.
Una valigia si riempie. L'amica afferma: "Se non la prepari tu, te la faccio io".
Un cammino lungo, intenso.
I chilometri sono in salita. Un lungo rettilineo sotto il sole.
Qualcuno respira accanto.
Esistono momenti nella vita in cui si devono tirare le somme.
È il momento di capire ciò in cui si crede.
Il paesaggio cambia a seconda della velocità con cui lo si percorre.
Fotografie scattate per richiamare un ricordo. Resta inchiodato in ognuna un sorriso.
Giro di boa.
Nella vita tutto ha un peso. Si impara a portare solo ciò che vale. Tutto il resto rimane indietro. Si corre più forte in questo tratto.
La mia ombra è di nuovo sola.
L'arrivo è lì, a pochi metri, ma non è ancora il mio turno.
C'è un tempo per ogni cosa, bisogna aver pazienza e crederci.
I sogni più grandi necessitano di più cure.
Mille consigli, qualcuno si avventa addirittura in conti matematici.
Butto le carte. Sono passati anni, ma questo amore non l'ho mai tradito. Ingoio l'amaro delle delusioni.
I principi esistono solo nelle pagine dei libri, nella realtà sono solo apparizioni fugaci, insulti per poeti.
Di nuovo una salita, al trentaquattresimo sembra una montagna.
Mesi fa, il cielo da terra sembrava estraneo con la flebo nel braccio.
"Quando la forza viene meno, buttaci il cuore", era scritto su un sasso lungo il cammino.
Corro.
La volontà abbatte gli ostacoli.
"Tornare a correre sicuramente sarà possibile, la maratona forse è troppo".
Silenzio.
Gridano i tifosi a bordo strada.
Tutto diviene veloce, i chilometri mi vengono incontro.
C'è confusione e lo stadio è vicino.
È il mio turno, ora.
Non esistono esitazioni e paure, le ho mangiate a colazione.
I sogni sono ali.
PS - Ringrazio gli organizzatori e gli addetti dopo l'arrivo, quelli lungo il percorso e la signora del deposito borse per la gentilezza e la professionalità.
Grazie agli amici e compagni di squadra che erano presenti e a quelli lontani che mi pensavano.
Ho corso una maratona dopo 7 anni e 6 mesi. Solo un maratoneta può intuire cosa sia stato per me questo tempo e cosa abbia significato tagliare il traguardo domenica.
Pensavo di pubblicarlo su podisti.net, ma ci sono riferimenti a Santiago che forse solo i tuoi lettori possono capire.
[ Livorno ] Maratona Città di Livorno, Politi e Konstantos primi nella 21km | gonews.it
In una domenica di novembre con temperature primaverili, si è conclusa la 35^ edizione della Maratona Città di Livorno, finalmente restituita alla città: molto gradito per i partecipanti è stat...
http://www.gonews.it/2015/11/08/maratona-citta-di-livorno-politi-e-konstantos-primi-nella-21km/
Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
Caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace el camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante no hay camino
sino estelas en la mar.
Viaggiatore, sono le tue orme
il cammino e niente più;
Viaggiatore, non c’è cammino,
si fa il cammino camminando.
Camminando si fa il cammino,
e volgendo lo sguardo indietro
si vede il sentiero che mai
dovrai tornare a calpestare.
Viaggiatore non c’è cammino
solo scie nel mare.
Caminante, no hay Camino (Antonio Machado)
Domenica 8 novembre 2015, con temperature primaverili, si è conclusa la 35^ edizione della Maratona Città di Livorno, finalmente restituita alla città: molto gradito per i partecipanti è stato il passaggio per le arterie del centro, attraverso le vie dello shopping esclusivamente dedicate alla corsa per questa mattina, sfilando nei luoghi simbolo della città ed accompagnati dalla musica delle varie bande distribuite sul percorso.
La bella giornata ha richiamato una numerosa partecipazione anche alla stracittadina di circa 7 km, frequentata soprattutto da corridori non abituali e da cittadini volenterosi di trascorrere una mattina all’aria aperta per fare attività fisica.
Intorno a 1700 le presenze distribuite sulle varie distanze: maratona, mezzamaratona, maratona a staffetta e stracittadina.
I vincitori sui 21.097 km sono stati Stefano Politi (Atletica Pietrasanta Versilia) in 1h13’15″ ed Elena Konstantos (Polisportiva Corso Italia Pisa) in 1h25’09″; nella maratona primo Federico Cagliani (Avis Treviglio) dopo 2h31’33″ e prima Elehanna Silvani (G.P. Solvay) in 3h04’04″.
I risultati completi della manifestazione sono disponibili sul sito Timing Data Service; a breve saranno pubblicati sul sito ufficiale della maratona anche i risultati del Campionato regionale UISP di maratona e del Campionato italiani UNVS di Mezza Maratona.
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