In Omicidio al Giro (Edizioni e/o, Collana Originals, 2015) si sviluppa la più recente indagine (nell'ordine cronologico della serie) del Commissario Igor Attila, assegnato da sempre alla speciale sezione della Polizia che indaga sui i crimini sportivi. Igor Attila è la creatura di Paolo Foschi che, diplomato in Scienze Motorie e giornalista per necessità, ha trasposto la sua originaria passione sportiva in questo serial narrativo che scandaglia i multiformi aspetti del mondo sportivo.
Le indagini di Igor Attila si sviluppano sequenzialmente, mentre la sua vita e quella del manipolo di subordinati che lavora nella sua squadra si evolve.
Igor Attila, anche in questa avventura, è alle prese con i fantasmi del suo passato sportivo, che lo portano a detestare tutti gli inciuci e le combine degli incontri sportivi (di cui lui stesso è stato vittima in occasione delle Olimpiadi di Seul in cui venne messo fuori gioco da una trama losca, affinché fosse il pugile coreano - suo diretto avversario - a vincere l'Oro). Nello stesso tempo, si evolve la sua vita privata, in mezzo a conflitti e a tempeste, con la relazione con l'amico Titta, sempre traballante e sull'orlo della debacle.
Alla morte - apparentemente accidentale - del campione di ciclismo Paolo Fallai, favorito del Giro il cui start è imminente, Igor Attila, parte lancia in resta, deciso a condurre la sua indagine malgrado i tentativi di insabbiamento proveniente da alto loco. E, mettendo a rischio, la sua carriera e quella dei suoi colleghi, mantiene la sua linea, finché la verità non verrà a galla: una verità complessa e sfaccettata, in ogni caso: è il momento della verità sarà esattamente alla conclusione della prima tappa del Giro d'Italia, in cui il defunto Paolo Fallai è il grande assente.
Ottimo intreccio, ritmo incalzante e, tra le righe, una denuncia forte della corruzione che regna nel mondo del ciclismo e che finisce con l'avvelenare con l'ombra del sospetto anche i campioni puliti, inquinando anche le migliori intenzioni.
(dalla quarta di copertina) Alla vigilia del Giro d'Italia il favorito, Paolo Fallai, muore in un misterioso incidente stradale mentre si allena sulle strade alla periferia di Roma. L'inchiesta viene affidata alla Sezione crimini sportivi guidata da Igor Attila, con l'esplicito invito a chiudere in fretta il caso, senza alzare un polverone. Il commissario-pugile, fra diversi colpi di scena, si getta invece a capofitto nelle indagini, determinato a scoprire la verità, come sempre affiancato dall'odiosa vice Chiara Merlo e dagli altri uomini della Squadra. Sotto torchio finisce subito il principale rivale di Fallai, il corridore Claudio Mele, mentre l'allenatore Sandro Fioravanti, distrutto dalla morte del ciclista, sembra comunque nascondere un segreto. Fra prove scomparse, misteriosi viaggi dei protagonisti in Calabria e in Turchia, sospetti di doping e parallelismi con il dramma umano di Marco Pantani, l'inchiesta sembra arenarsi. Intanto Igor Attila vive l'ennesima crisi personale con il suo compagno Titta, che lo mette di fronte a un aut aut senza (apparente) via d'uscita, mentre Chiara Merlo si ritrova al centro di un triangolo amoroso che rischia di interferire con le indagini.
E proprio quando il commissario si prepara a gettare la spugna, l'inchiesta riparte su una nuova pista, grazie a un'intuizione casuale che porterà all'imprevedibile soluzione del caso proprio all'arrivo della prima tappa del Giro d'Italia, a Sanremo.
L'Autore. Paolo Foschi, nato a Roma nel 1967, è diplomato in educazione fisica. Musicista per passione, ma giornalista per necessità, è redattore al Corriere della Sera, dove si occupa di economia e politica. Ha lavorato all’Unità, al gruppo Espresso e in Mondadori. Per E/O Edizioni ha pubblicato: Delitto alle Olimpiadi (2012), Il castigo di Attila (2012), Il killer delle maratone (2013), Vendetta ai Mondiali (2014).
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