Ecco di seguito il racconto della splendida esperienza pantesca del giro a tappe di Pantelleria dell'estate scorsa, raccontata a pieno cuore da Lucrezia Oliveri della ASD San Michele Cortenuova Lecco, seconda classificata nella categoria F60. Si anticipa qui che, quasi certamente, il giro a tappe di Pantelleria si rinnoverà con tutta la sua magia nella stessa settimana del 2013 dal 23 al 30 giugno, con l'inserimento di tappe che faranno conoscere l'isola nei posti più caratteristici tra cui l'Arco dell'elefante...
Presto sarà reso pubblico il regolamento dell'edizione 2013.
(Lucrezia Oliveri) Croazia: cespugli di salvia profumata, siepi di rosmarino, giallo prorompente di ginestre, pini ombrosi, corse in riva al mare blu cobalto, muretti di pietre antiche, case assolate, ornate di buganvillee…
Puglia: ricordo frutteti a perdita d’occhio, papaveri altezzosi in mezzo ad umili fili d’erba e preziose margheritine, case bianche sotto un cielo di vento del sud, corsa tra ulivi argentei.
Rallento la mia corsa sulle Murge e mi siedo a guardare la pioggia.
Il cielo s’illumina di lampi, i tuoni si rincorrono, sale il profumo della terra arsa dal sole, finalmente bagnata dalla Provvidenza…
Potrei andare in Sicilia, su qualche piccola isola come Filicudi, Salina, Marettimo..
Ricordo d’averle ammirate nel film “Caro diario” di Nanni Moretti e mi sono ripromessa di visitarle, luoghi di silenzio e di relax, sole e mare…
Potrei volare a Pantelleria.
Ho deciso di cambiare posto. Dopo tanti anni di vacanze trascorse in Croazia e Puglia, andrò a scoprire Pantelleria, terza e quarta settimana di giugno.
La perla nera del Mediterraneo, con il suo profilo arabo e il temperamento vulcanico, scura, intensa, a tratti ancora selvaggia, più vicina alle coste africane che alle italiane, Pantelleria colpisce per quel suo tocco mediorientale, ereditato dalla dominazione araba (800-1000 d.C.).
Sono i dammusi, le tipiche case cubiche di pietra lavica, dai tetti a cupola bianca, per raccogliere l’acqua piovana, il filo conduttore tra passato e presente.
I dammusi si confondono con il territorio, solcato da interminabili muretti a secco delle coltivazioni a terrazze.
Il paesaggio dolce e armonico evoca lontane immagini orientali.
Nelle tranquille e pianeggianti zone di Monastero e Ghirlanda si coltivano uva Zibibbo (che saggiamente vinificata diventa il noto moscato e passito di Pantelleria) e capperi, principale risorsa agricola locale.
Nei pressi di Benikulà un sentiero conduce al “Bagno Asciutto” un vero bagno turco: una grotta dalle cui fessure esce vapore acqueo ad alta temperatura.
L’antitesi del Bagno Asciutto è la Grotta del Freddo, in contrada Bukkuràm, famosa per l’aria fredda (10-15 gradi in meno della temperatura esterna) che fuoriesce dalla cavità sotterranea.
Regina incontrastata dell’entroterra è la Montagna Grande, 863 metri, un vulcano spento, il tetto dell’isola, dove si lascia essiccare l’uva.
Alla rigogliosa macchia mediterranea si alternano boschi di conifere.
In autunno si trovano ben 181 specie di funghi, fra cui il prelibato porcino.
Lungo i litorali numerosi sono le località dove si può ammirare un mare blu cobalto: Cala Cinque Denti, Cala Gadir, Cala Levante…
Un’enorme scultura naturale è diventata il simbolo dell’isola: l’Arco dell’Elefante.
Soggiorno in un dammuso che si affaccia sul porticciolo dal fondale sassoso, fuori del mondo, nell’antico borgo marinaro di Cala Gadir.
Scelgo il mio posticino in riva al mare e inizio a leggere la rivista Runner’s World; viaggio con la mente seguendo il calendario delle corse organizzate nelle diverse regioni italiane ed in ogni altra parte del mondo.
Incredibile: dal 23 al 30 giugno, si corre il Giro podistico a tappe dell’isola di Pantelleria, Trofeo Canale di Sicilia, prima edizione.
Sono così fortunata da trovarmi nel posto giusto, al momento giusto?
Visito subito il sito universitaspalermo.com per scoprire che le iscrizioni sono chiuse al 10 giugno.
Non mi arrendo, telefono all’organizzatore il quale mi rassicura che ricevono le iscrizioni fino il giorno prima dell’evento.
Non ho la tessera Fidal con me, così telefono al presidente della mia società sportiva e in un attimo ottengo i dati che mi permettono di iscrivermi.
Non ho la maglietta della società, poco male, perchè nessuno del mio gruppo sportivo correrà il giro podistico di Pantelleria.
Il mattino presto corro sul litorale, scopro angoli di mare blu cristallino, respiro profumi di mirto e origano, colgo i caldi colori dei fichi d’India, i fucsia accesi delle buganvillee, i variopinti oleandri, i delicati fiori di capperi.
Ammiro le palme nel vasto giardino della villa di Giorgio Armani, cittadino onorario di Pantelleria.
Ogni giorno conquisto una piccola parte di quest’isola selvaggiamente attraente.
Sabato pomeriggio vado a ritirare il pettorale e il ricco pacco gara presso il village hotel Suvaki, dove incontro altri runners, con le loro famiglie, che alloggiano nell’hotel.
L’ansia non mi lascia dormire, anche se non dovrò alzarmi prestissimo.
24 giugno, domenica
- ore 9,30: ritrovo Pantelleria centro.
- ore 10,00: partenza 1^ tappa (Pantelleria centro - Località Grazia e ritorno)
Turisti accaldati applaudono la nostra partenza, di certo non c’invidiano, corriamo sotto un sole africano, ma la grinta è tale da sfidare la calura del profondo Sud.
Siamo partiti dal Borgo Italia, sul lungomare e dopo poche centinaia di metri inizia il percorso bello e tecnico, con parecchi saliscendi, per la morfologia dell’isola.
Una lunga salita ci conduce al secondo ristoro, dopo Camillia, in località Madonna delle Grazie.
Un attimo d’ombra e poi si ritorna per la stessa strada, dove altri runners sbuffano in salita.
Il caldo incalza, meglio non pensarci.
Si devia per Arenella, poi di corsa al traguardo, su Borgo Italia.
L’ansia svanisce nel sole.
Premiazione con prodotti tipici del territorio: capperi, caponata, passito e vino.
Ora ci vorrebbe un tuffo e una vigorosa nuotata.
26 giugno, martedì
- ore 9,30 ritrovo località Rekale
- ore 10,00 partenza 2^ Tappa (Rekale-Piazza Perugia).
Si parte e la tensione pian piano si allenta, trovo il mio passo di corsa, senza perdermi il panorama di questa parte sconosciuta dell’isola.
Sopra l’abitato di Rekale si possono vedere le Favare (getti di vapore caldo), fenomeno spontaneo; i fiumi bianchi, sbuffando dalle rocce rosse e ocra, regalano visioni singolari, arcaiche…
Dopo una salita iniziale di poco più di due chilometri, il percorso si snoda tra il verde rigoglioso e profumato della macchia mediterranea di Serra Ghirlanda.
Uno sguardo di corsa alle Tombe Bizantine, quindi una volata lungo la piana di Ghirlanda e il traguardo ci attende in salita, a Piazza Perugia, nella borgata di Tracino.
Oggi il caldo è stato mitigato da un leggero vento maestrale, dono della Provvidenza.
Premiazione con “carrettino siciliano” e materiale sportivo.
28 giugno, giovedì
- ore 9,30 ritrovo via del lago di Venere, presso Azienda Marai.
- ore 10,00 partenza 3^ tappa circuito (Lago di Venere).
Lo Specchio del Lago di Venere è uno splendido scenario naturalistico, un luogo incantato, nei dintorni di Bugebèr.
Dopo una serie di curve, racchiuso in una conca ovale, il laghetto appare come un miraggio.
La sua acqua è alcalina e sulfurea ed è anche possibile sottoporsi a fanghi ricchi di minerali.
Il percorso su sterrato, intorno al lago, è pianeggiante e assolato, non un filo d’ombra.
Solo lo spettacolo del lago color di giada, circondato dal verde delle colline, ci ripaga delle fatiche sotto un sole inclemente.
La premiazione di tappa di tutto rispetto è con prodotti tipici del territorio pantesco e abbigliamento sportivo.
29 giugno,venerdì
- ore 21,00 ritrovo Pantelleria centro
- ore 21,30 partenza 4^ tappa (circuito cittadino)
Noi runner avevamo pensato che quest’ultima tappa sarebbe stata una passeggiata per la sua brevità e per l’assenza ovvia del sole, ma ci siamo illusi, senza tener conto del tasso d’umidità.
Il percorso cittadino si svolge tra irte salite e discese veloci da ripetersi sette volte. Il tifo dei panteschi, gli abitanti di Pantelleria, non ci distoglie dal soffocante caldo umido della sera inoltrata.
La sofferenza per il caldo è stata avvertita da tutti i runners, senza esclusioni, ma è l’ultima tappa e si accetta anche questo.
Sul mare scuro luminose imbarcazioni si preparano a una notte di quiete.
Turisti passeggiano sul lungomare, aspettando la leggera brezza notturna.
Corro l’ultimo giro del percorso e non vedo l’ora di terminare per indossare abiti asciutti.
All’arrivo sorseggio acqua a volontà per reintegrare i liquidi dispersi.
Ancora una premiazione con un vassoio in ceramica, dipinto a mano.
Le premiazioni finali si terranno domani mattina presso l’hotel Suvaki, presente Fabio Cappello, pantesco d’adozione.
Una granita al limone è il giusto refrigerio in questa caldissima serata.
Sabato 30 giugno si torna a casa, a correre in Brianza, dopo la corsa spettacolare a Folgaria, il primo luglio: dal mare alla montagna.
Vacanze 2013? Ma Pantelleria!