(MF) Alina Losurdo è una runner di discreto livello che corre le maratone, talvolta anche le ultra, ma è anche appassionata di cani e, spesso e volentieri, specie negli ultimi anni la si può vedere che corre con il proprio cane (sino a due anni fa anche con due assieme). Io ho avuto modo di fotografarla all'arrivo della Maratona di Crevalcore 2013: e, per me che da sempre ho diviso la mia vita con gli amici quadrupedi, è stato uno spettacolo bello ed emozionante.
Proprio di recente, in occasione della Maratona del Lamone (che si è disputata lo scorso 6 aprile), è incorsa in una serie di polemiche e di accuse che le hanno lasciato il sapore dell'amaro in bocca, perchè le è stato contestato proprio il fatto che correva la maratona, infrangendo una delle regole fondamentali: in quanto - come le è stato detto - il cane rappresentava nella sua corsa un aiuto esterno e lei si faceva trascinare (o "trainare") dal cane, strappando preziosi secondi alle avversarie.
Un'accusa grottesca e che denota quanto alcuni - oltre ad essere fanatici della corsa, nel senso peggiore del termine - siano anche ignoranti, perchè mai e poi mai un cane potrà trascinare in una corsa di lunga durata il proprio padrone, realizzandosi piuttosto il caso contrario, salvo che - nel corso del tempo - si sia costruita tra cene e padrone una perfetta sintonia/sincronia.
Ma stiamo scherzando? Qua non c'è più il senso delle cose, se una cosa che è in sé bella ed esclusiva espressione dello spirito di amicizia e di solidarietà che lega un uomo ad un cane innocuo, viene intesa come un mezzo subdolo per trarre un illecito vantaggio, siamo arrivati alla frutta - se non peggio - in una cattiva interpretazione dello spirito agonistico amatoriale, in cui ciò che deve avere il sopravvento è il benessere, è il buonumore, è l'armonia ed anche la capacità di interpretare il proprio personale di essere nella maratona che si potrebbe voler correre, al imite, anche portando in una gabbietta il proprio canarino preferito o il proprio gatto Silvestro.
Ottusi e meschini quanti non comprendono la gioia pura che vi può essere nel correre con il proprio cane e che, animati da uno spirito savonarelesco o da occhiuto inquisitore. vogliono applicare alla lettera regole e ingiunzioni: organizzatori, giudici di gara e atleti che vedono il loro correre soltanto come competizione spinta all'estremo, ma senza ombra di divertimento!
(Alina Losurdo) in breve scrivo qui l'amarezza: copio e incollo quello che ho già scritto e quello che penso se siamo amatori o maratoneti di professione.
Mi chiedo: Siamo Amatori Maratoneti? o Maratoneti di professione?
Conoscendo l'ottima organizzazione e sfruttando la vicinanza a Massa Lombarda, ho preferito correre la Maratona di Russi e non quella di Milano, correndo con la piccola Siria, la mia "maculata".
Ma quella che per me ieri era un ritorno a correre la distanza ufficiale dei 42,195 km e un modo per fare un allenamento, si è trasformato in un piccolo dispiacere, di cui ho già scritto in Running forum...
La mia corsa di ieri, quella che per Molti non amatori è stata solo una maratona "trainata" dal cane. Prendo questo post del forum, come momento di sfogo ma ho intenzione di scrivere anche altrove.
Premetto che ieri (il 6 aprile) per me era la 50^ volta che concludevo la distanza dei 42,195 km, non certo la prima... e aggiungo che non ho bisogno di "...usare - come qualcuno mi ha accusato di fare - la mia piccola vita maculata per raggiungere il traguardo della maratona".
Non farei mai nulla che mettesse in repentaglio la sua vita e il suo stato fisico.
La mia piccola percorre con me tutte le settimane anche più di 100 km.
Sono molto delusa - e forse anche arrabbiata - per la nuova scoperta che nel nostro mondo di "dietrovie", quello che in realtà dovrebbe essere intriso di gioia e passione, dove la posizione in classifica non ci dovrebbe interessare, dove è invece importante mettere un piede davanti all'altro cercando di arrivare al traguardo meglio possibile. Invece, ho scoperto che ci sono persone che hanno richiesto la squalifica mia e di chi, come me, ha corso il cane.
Al mio arrivo mi è stato detto almeno che avrei potuto lasciare il cane a qualcuno e arrivare senza di lei, "per non dare nell'occhio".
Ma no! Questo non farei mai.
Fare ciò sarenne un verace modo di prendere in giro, assimilimabile in tutto e per tutto a quello che fanno coloro che nelle ultramaratone - e non solo - salgono in macchina.
A chi sorpassandomi mi ha detto: "Ora le prendo il numero e dico al Giudice di squalificarla", con educazione ho risposto: "Ti dico io il numero, non affaticarti per sorpassarmi. comunica pure che è il 575".
A chi mi ha detto: "Questa maratona non vale per te...", sempre con gentilezza ho risposto: "Pazienza a fine anno non la indicherò tra le gare portate a termine al mio Club".
Perchè allora non squalifichiamo tutti quelli che si fanno accompagnare in bici lungo la 42,195 km?
Non voglio aprire nessuna polemica in merito agli accompagnatori, in quanto non ci trovo nulla di male... La corsa per me è solo pura gioia e soddisfazione personale per i sacrifici che si fanno durante gli allenamenti.
L'unica cosa che dico è a chi ha richiesto le nostre squalifiche: "Provate a correre con un quadrupede.... Solo così si potrà capire cosa significa ... e l'unico motivo che ci lega ancora a correre insieme non è legato al tempo (in quanto con lei ci impiego sempre di più) ma solo un amore sviscerato tra di noi".
Correre con il proprio animale è paragonabile a quando mi lego i palloncini da pacer, e per di più quando lo faccio, sposto tutte le mie attenzioni su di lei dimenticandomi di me. E' lei quella da abbeverare, da bagnare, da guardare in ogni passo, in ogni cm e mm della mia corsa...
E' lei da coccolare...
E' lei che sta giocando con me a correre ...
Chi mi chiede perchè allora non l'ho fatta come "non competitiva" rispondo: "Perchè io pago i servizi che la maratona mi mette a disposizione e li userei mai gratuitamente per farmi un allenamento".
Ma alla fine mi chiedo se siamo Amatori o se la domenica corriamo per guadagnare.
Io preferisco essere una semplice Amatrice e, pena la squalific,a quando si potrà sarò sempre "quella che si fa trainare dal cane"...
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