Bobbio, tappa finale dell’Abbots Way, è situata sulla sponda sinistra del Trebbia, in una zona ricca di insediamenti fin dall’epoca neolitica. Presenti, tra le varie popolazioni, i Liguri, i Celti e dopo il 14 a.C. i Romani. La sua storia è legata a quella dell’abbazia di San Colombano, fondata dal monaco cenobita Colombano che vi giunge nel 614 quando ricevette questo territorio in dono dal re longobardo Agilulfo, donazione dalla grande valenza politica perché Bobbio controllava la grande carovaniera, la via del sale, che da Piacenza raggiungeva Genova, caposaldo dei Bizantini. A Bobbio Colombano trova solo una chiesetta semidiroccata, dedicata a San Pietro, e la restaura. Egli ha più di settant’anni, è stanco e forse malato: muore il 23 novembre 615 e i suoi discepoli lo seppelliscono nella chiesetta. A reggere la comunità conventuale si alterneranno, in qualità di abati, vari monaci seguaci del santo. Il convento si popola rapidamente: già nel 643 conta centocinquanta monaci. Attorno al convento sorgono le prime case abitate dai civili e da qui nasce l’attuale città, un tempo sede diocesana e capoluogo di Provincia negli anni prima del Regno d’Italia, quando viene incorporata nella provincia di Pavia fino al 1923, anno nel quale passa a quella di Piacenza. Bobbio oggi è celebre per aver dato i natali a Marco Bellocchio, noto attore italiano che in estate torna nella sua città per dirigere il Bobbio Film Festival.
- L’abbazia: visitabili il corridoio a piano terra, il chiostro principale e quello di servizio, il Museo dell’Abbazia, con reperti che vanno dai primi secolo dell’era cristiana fino alla metà del XVIesimo secolo.
- La basilica di San Colombano: costruita tra il 1456 e il 1522 sopra i resti della chiesa conventuale anteriore al 1000.
- Il duomo: edificato nell’XIesimo secolo, ha decorazioni moderne e settecentesche.
- Ponte Vecchio: detto anche Ponte Gobbo per il particolare profilo, probabilmente di età romanica, subì numerosi rifacimenti, lungo 280 metri con 11 archi diseguali. La leggenda narra che fu il diavolo a costruirlo in una sola notte a seguito di un patto stipulato con San Colombano.
- Monastero di San Francesco: puro stile francescano rustico del XIIIesimo secolo.
- Archivi storici bobiensi: nei locali del Seminario Vecchio, custodiscono pergamene e frammenti di codici antichi databili tra il IX e il XVesimo secolo.
- Castello Malaspina-Dal Verme: eretto del XIVesimo secolo sulla collina dominante per volere di Corradino Malaspina.
- Museo della città: in locali del IX secolo, il museo si propone come percorso didattico alla città.
- Chiesa di San Lorenzo: edificata nel XIIesimo secolo venne ampliata nel XVIesimo secolo.
- Santuario della Madonna dell’Aiuto: Ingloba i resti di una primitiva chiesa del XVesimo secolo decorata con un’immagine della Vergine che nel 1611 stillò sudore dalla fronte.