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7 giugno 2015 7 07 /06 /giugno /2015 21:37
La Spirale della Memoria. In cammino sulle tracce del terremoto della Marsica: scrutare nel passato per imparare ad affrontare il presente

E' uscito recentemente per i tipi di Edizioni dei Cammini (2015), La spirale della memoria. In cammino sulle tracce del terremoto della Marsica di Luca Gianotti (volume incluso nella collana "Wanderer").

(Dal risguardo di copertina) A 100 anni dal terremoto che il 13 gennaio 1915 sconvolse la Marsica, Luca Gianotti ha deciso di ripercorrere un itinerario che si snoda tra i paesi che ne furono maggiormente colpiti. Camminando in un percorso a spirale, egli ha visitato e incontrato luoghi e persone che hanno vissuto quel momento tanto drammatico.
La terribile sciagura, infatti, catalizzò l'interesse generale su una regione che resta ancora oggi un buco nero nella geografia del nostro Paese.
Con la passione e la determinazione di uno storico di altri tempi, ma anche con lo spirito di un vero e profondo camminatore, Luca Gianotti ha cercato di sollevare il velo pesante che grava su questa terra, bella e selvaggia - e per molti aspetti ancora ignota 
- e con questo "oggetto narrativo non-identificato" è riuscito a comporre un ritratto muliebre e affascinante, ricco di suggestioni letterarie, storiche e psicologiche.
Alle storie "minori" di persone e paesi s'intrecciano dunque quelle di personaggi noti che, allora, decisero di impegnarsi in prima persona per aiutare la Marsica sconvolta dal terremoto; da Ignazio Silone a Don Orione, agli irredentisti triestini Nazario Sauro e Scipio Slataper, all'amico di D'Annunzio Giovanni Giurati, a Giovanni Cena e a molti altri ancora.

"Camminare", dice Gianotti, "serve a entrare in profondità nei luoghi, e nelle storie. Guardando al passato si può volare verso il futuro, con animo positivo e cuore sereno"

Marcella Terrusi, docente di Letteratura all’Università di Bologna, ha scritto qualche libero pensiero dopo la lettura del nuovo libro di Luca Gianotti

La prosa di Luca Gianotti ha il ritmo umano e cadenzato dei passi in cammino: la prosa ha la forma insieme intima e rigorosa di una lettera, perché il racconto si rivolge alla seconda persona del protagonista, come a verificare ad ogni periodo, con attenzione, l’appoggio del piede, l’energia della spinta, il rigore della parola scritta.La voce dell’autore dialoga con altre voci, accoglie passi di altre scritture, che si muovono nello spazio della storia, della letteratura, del giornalismo: voci che sono giustapposte con grazia, ad offrire un affresco del discorso complessivo dedicato al terremoto della Marsica, elaborato in 100 anni di storia, e vasto come tutti i chilometri che uniscono questo luogo, fra nord e sud, nella parte remota della coscienza di un paese, con il New York Times, con altri eventi sismici ed altri racconti umani, intellettuali come Wu Ming 2 e Ignazio Silone, le domande incessanti degli uomini sul loro essere animali, sul loro essere umani, sul loro essere in movimento, sul loro fronteggiare la paura della crisi che tutto stravolge, in trenta secondi, che sia il terremoto o la paura, il terremoto del cuore.
È il presente ad essere raccontato, ad ampio giro, come il periplo a spirale del viaggio, che unisce in 15 giorni di cammino i luoghi storici colpiti dal terremoto del 1915 in Abruzzo.
Questo ritmo dinamico che unisce ieri e domani, adesso e mai più, è quello di un camminatore scrittore, capace di vivere un presente narrativo che dà corpo ad un racconto coerente, con andatura costante, gradevole, garbatamente ribelle, tenacemente spinto dal desiderio di capire, di conoscere, di ricostruire senza semplificazioni, di ricordare senza pietismi, di andare avanti con la consapevolezza che anche l’identità è un elemento in divenire, oggetto e soggetto di conquista. Le risorse del binomio fra cultura e cammino a piedi, sono fuse nell’esperienza raccontata, che è di unità fra intelletto, cuore e corpo e che offre un modello possibile di recupero di una misura umana del proprio andare. Una misura umana che gioca con le storie, non teme i lupi perché della natura si fida, come dice Gianotti, ma passeggia fra lupi insieme archetipici, autentici e cinematografici perché sa che l’orizzonte del paesaggio umano è questo insieme di memoria, sogno e presente che l’immaginario collettivo nella letteratura riesce a tracciare, nei percorsi delle parole, invitando ad altri cammini aperti, ad altri passi.
Lo sguardo di Gianotti, che cammina rispettosamente in un territorio, quello abruzzese, che non è il suo, si giova di questa estraneità, e mi ricorda la modalità dello “straniero partecipante”, definizione che Lapassade utilizza nel suo Mito dell’adulto, come modalità di uno sguardo obliquo capace di cogliere visioni non rese opache dall’abitudine. E se “adultus” significa etimologicamente terminato, finito, allora il cammino di Gianotti, la cultura del cammino, contiene una cifra rivoluzionaria che si offre come risorsa per la vera e propria urgenza pedagogica di una “riconnessione”, uno dei temi centrali della riflessione sull’immaginario dell’esperienza e della crescita all’aperto, outdoor education. L’orizzonte vasto del camminatore e del narratore sono inviti ad alzare lo sguardo dai tablet e dai computer e accettare la costitutiva incompiutezza dell’uomo per viverla nella sua pienezza, in ascolto dell’anima mundi per recuperare le connessioni fra voci, persone, storie, luoghi, memorie, sorrisi, desideri e sogni indispensabili per costruire il domani.

 

La Spirale della Memoria. In cammino sulle tracce del terremoto della Marsica: scrutare nel passato per imparare ad affrontare il presente
La Spirale della Memoria. In cammino sulle tracce del terremoto della Marsica: scrutare nel passato per imparare ad affrontare il presente
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17 maggio 2015 7 17 /05 /maggio /2015 05:41
Mare-Cielo e ritorno in 12 ore. Sull'Etna, come sempre, ma questa volta con un misto di MTB, running e trekking (Vincenzo Ferro)
Mare-Cielo e ritorno in 12 ore. Sull'Etna, come sempre, ma questa volta con un misto di MTB, running e trekking (Vincenzo Ferro)Mare-Cielo e ritorno in 12 ore. Sull'Etna, come sempre, ma questa volta con un misto di MTB, running e trekking (Vincenzo Ferro)

12 ore sull'Etna vissute intensamente dal Mare al Cielo e ritorno. Sull'Etna.
Un percorso impegnativo come una gara. Questa volta in una sella ad una MTB, con una combine di trekking e ru
nning.

Forse niente di straordinario.

Ma immensamente appagante.

Ecco il racconto di Vincenzo Ferro, protagonista dell'avventura-allenamento, assieme Rosario Catania in preparazione del prossimo Etna Endurance UNESCO, alla sua prima edizione, il prossimo 20-21 giugno 2015.

(Vincenzo Ferro) Ancora adesso tremiamo!!!! Per quello che siamo riusciti a fare, niente di straordinario - in realtà - ma per noi immensamente appagante.

La nostra avventura è iniziata con il sorgere del sole e si è conclusa con il tramonto... in mezzo, dodici ore vissute intensamente, con grandissimo entusiasmo, adrenalina alle stelle e tanta forza e stima in noi stessi; frutto di tanta tenacia, esperienze maturate da ognuno di noi in modalità diverse ma condivise, e di una attenta e scrupolosa programmazione e pianificazione che va oltre la preparazione fisica e atletica, la consapevolezza della forza interiore; e comprende anche una serie di aspetti a contorno, che vanno dall’abbigliamento, alla logistica, all’alimentazione, sine qua non sarebbe molto difficile affrontare una prova del genere. Abbiamo gettato i presupposti per nuovi progetti e ci sentiamo pronti alla prossima sfida.

Non avevamo l’intento di stabilire un record ne tantomeno la presunzione di elevarci ad eroi ma esclusivamente la volontà di mettere alla prova noi stessi, e abbiamo vinto!

Dodici ore fantastiche, più di una gara endurance, al di sopra di una 100km... c’è stata la opportunità di parlare, di confrontarsi e gettare le basi per nuovi progetti e nuove esperienze da condividere.

Siamo tanto distratti e sbadati che neanche ci rendiamo conto delle opportunità che il territorio in cui abbiamo la fortuna di vivere - e che, purtroppo, tanti ancora non conoscono appieno o sottostimano – ci offre.

Partiti dal mare, abbiamo attraversato una città che ancora stentava a svegliarsi, abbiamo iniziato a prendere quota con le nostre MTB insieme al sole e raggiunto i paesi dolcemente adagiati che pian piano iniziavano a vivere e lei era lì davanti a noi ad aspettarci. Né la luce abbagliante, né il caldo torrido, né il vento sferzante di una confusa giornata estiva, hanno messo in dubbio la nostra ferrea determinazione; continuavamo a salire sempre di più fino alla fine della strada asfaltata e dopo in trekking fino a quota 2.700 m slm, che il buon senso e l’ordinanza prefettizia attuale avevano deciso essere sicuri. La sicurezza prima di tutto, la nostra Montagna non scherza! Restiamo sempre affascinati, con i suoi sbuffi e la sua sempre temporanea quiete, meta immaginaria e al contempo reale.

Grazie ad una preparazione metodica siamo riusciti e sostenere questa sfida mentale. Ottima gestione delle forze fisiche, versatilità nell’adattamento e perfetta gestione alimentare pre- e durante, sono stati i punti di forza che hanno permesso di passare da oltre 6 ore in sella in MTB al trekking in salita e running in per quasi 4 ore, senza aver lasciato segni di sofferenza muscolare e/o affaticamento.

Oltre 87 km complessivi e non averli sulle gambe: 1.900 m di dislivello positivo superati in MTB su una distanza di 36 km; 800m di dislivello in trekking(d+) e running(d-) su una distanza di 7 km; quota di partenza 2m slm, massima quota raggiunta 2.700m slm.

Per quanto riguarda l’abbigliamento personalmente ho scelto una maglietta tecnica manica corta e ricambio, tight running, cosciali ciclismo, calze corte running trail, scarpe da trekking A5, guanti con palmo rinforzato, occhialini e casco.

Nello zainetto ho portato una felpa softshell, guanti, bracciali, bandana, k-way, e sempre cellulare con i numeri del soccorso alpino e fischietto. Invece per l’alimentazione consumati n. 2 panini (fesa+pomodoro), n. 1 barretta energetica, n. 3 biscotti, 3,5 litri di acqua e, entrambi, uno spettacolare arancino al Rifugio Sapienza come ricompensa!

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15 maggio 2015 5 15 /05 /maggio /2015 04:04
Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa

Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna e l’Etna non si può paragonare a nulla.

Dominique Vivand Denon, “Voyage en Sicilie”, 1788

Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno (sabato-domenica) 2015, la prima edizione dell?Etna Endurance UNESCO: si trattà di un'impresa ideata dall’atleta catanese Rosario Catania, 42 anni, detentore del Guinness World Record nella specialità Camminata Nordica, ufficialmente conseguito a Nicolosi (CT) dal 28 aprile al 01 maggio 2014.

Organizzata dal Parco dell’Etna, per celebrare il secondo anniversario dell’iscrizione della location nella World Heritage List del vulcano attivo più alto d’ Europa.

Rosario, testimonial dell’evento, percorrerà interamente l’itinerario, per complessivi 134 km, completando 5 tappe consecutivamente e con le sole pause tecniche, in regime di Endurance.

Nordic Walking, Mountain Bike, Trekking, Running, Canoa, sono le cinque discipline rappresentative dello sport, di questa impresa, nel sito Unesco per eccellenza, dove Acqua, Terra e Fuoco, si fondono, dando vita alla Terra del Mito.

Si tratta di un’ impresa non competitiva, con il solo scopo di promuovere lo sport e il territorio, in cui Rosario Catania verrà circondato da una cornice di sostenitori.

E’ possibile partecipare alla tappe di Running e Canoa, per gli atleti regolarmente tesserati a federazioni o circoli sportivi, con finalità Running o Canottaggio, mediante iscrizione e accettazione del regolamento.

E’ anche possibile partecipare alla tappa escursionistica in alta quota, mediante iscrizione e accettazione del regolamento.

Il Parco dell’ Etna, in occasione del secondo anniversario dell’ iscrizione alla World Heritage List dell’ Etna, organizza l’ Evento denominato “Etna Endurance Unesco 2015”, in prima edizione.

Il comitato promotore CEPES (Comitato Etneo Promozione Eventi Sportivi), con il supporto di Etna e Dintorni, Scuola Italiana Nordic Walking, Nordic Walking Etna, Gruppo Guide Alpine e Vulcanologiche dell’ Etna, FIDAL Federazione Italiana di Atletica Leggera sede provinciale di Catania, Circolo Canoa Catania, è ideatore del programma e cura lo svolgimento della manifestazione, che avrà luogo sabato 20giugnoe domenica 21 giugno 2015, come prima edizione.

Collaborano alla realizzazione dell’ evento il Parco dell'Etna, il Corpo Forestale Regionale, l’ Azienda Demaniale Foreste, I comuni di Riposto, di Mascali, di Fiumefreddo di Sicilia, di Piedimonte Etneo, di Linguaglossa, di Randazzo, di Castiglione di Sicilia, di Maletto, di Bronte, di Ragalna, di Belpasso, di Nicolosi, di Mascalucia, di Gravina di Catania, di Catania, di Aci Castello, di Acireale, di Giarre.

Obiettivi:

  1. Valorizzare l’ immenso patrimonio storico e naturalistico che contraddistingue il bacino del Golfo di Catania, del centro storico di Catania, dell’area pedemontana e delle zone sommitali del monte Etna, queste ultime iscritte nel 2013 alla World Heritage List.
  2. Accrescere la consapevolezza di tale ricchezza, attraverso lo strumento per eccellenza: lo sport.
  3. Coinvolgere tutte le fasce di età a sostenere un’ impresa che mira a raccontare questa storia meravigliosa dove Acqua, Terra e Fuoco, si fondono, dando origine alla Terra del Mito.
  4. L’evento ha anche un’ obiettivo sociale, in quanto chiude la Walk of Life 2015, campagna promossa da Telethon anche a Catania per il sostegno alla ricerca per la lotta alle malattie geneticamente rare.

L’intero itinerario è stato appositamente studiato per attraversare le aree più suggestive del vulcano attivo più alto d'Europa, dal tratto di costa alle quote sommitali, racchiudendo in se ben 2 siti patrimonio Unesco e 3 aree naturalistiche protette.

Siti interessati:

  1. Monte Etna (riconoscimento Unesco)

  2. Catania e il Barocco (riconoscimento Unesco)

  3. L'Area Marina Protetta Isole Ciclopi

  4. La Riserva Naturale Orientata “La Timpa”

  5. La Riserva NaturaleOrientata“Fiume Fiumefreddo”

Le cinque tappe

  1. 20/06/15 ore 08:00 Porto di Riposto – Marina di Cottone - Km 8

  2. 20/06/15 ore 10:00 Marina di Cottone – Linguaglossa Piano Provenzana – Km 33

  3. 20/06/15 ore 18:00 Linguaglossa Piano Provenzana – Nicolosi rifugio Sapienza – Km 21

  4. 20/06/15 ore 23:00 Nicolosi rifugio Sapienza – Porto di Catania – Km 36

  5. 21/06/15 ore 07:00 Porto di Catania – Porto di Riposto – Km 36

1. Sviluppo dell’ itinerario e altimetrie. L’itinerario, parte dalla quota mare, e vede un suo primo sviluppo lungo il litorale, su tratti di marciapiede alternate a tratti di strada asfaltata e soggetta a traffico veicolare. Questa prima tappa si pratica in Nordic Walking.

L’itinerario prosegue in salita, in Mountain Bike,lungo il versante nord orientale del vulcano,fino a raggiungere quota 1800 metri sul livello del mare, quello settentrionale, lungo strade asfaltate e soggette a traffico veicolare.

L’itinerario prosegue ancora in salita, raggiungendo le quote sommitali , per un breve tratto attraverserà il versante occidentale, per perdere successivamente quota in direzione sud, su terreno caratterizzato da sabbia vulcanica e in alcuni tratti da roccia vulcanica, con quote comprese tra 1800 – 3000 – 1800 metri sul livello del mare. Non si esclude la presenza di neve e temperature prossime agli 0°C nelle aree sommitali dell’ Etna, trattandosi di orari prossimi al tramonto-sera. Pertanto si richiede ai partecipanti che intendono iscriversi, una buona preparazione fisica, equipaggiamento adeguato, illuminazione autonoma, ed esperienza di trekking in alta quota in montagna, nonché il rispetto della normativa vigente alle quote alto montane e sommitali dell’ Etna. A tale scopo i partecipanti che intendono iscriversi sono tenuti ad accertarsi delle restrizioni in vigore alla data dell’ evento (*).Non sono previsti ristori lungo tutto il tratto di tappa.

Da qui in poi l’itinerario si sviluppa nuovamente su strade asfaltate e soggette a traffico veicolare, e totalmente al buio, di corsa fino a raggiungere i primi centri abitati e solo nelle ore prossime all’ alba, l’area metropolitana di Catania ed il piazzale della Direzione Marittima. Pertanto per questo tratto si chiede ai partecipanti che intendono iscriversi di indossare equipaggiamento adeguato al Running in notturna a quote altomontane, e impianto di illuminazione autonoma. Non sono previsti ristori lungo tutto il tratto di tappa.

La quinta ed ultima tappa, vede uno sviluppo dell’itinerario completamente in mare, sul tratto di costa che unisce l’ area portuale della Città di Catania all’ area portuale del Comune di Riposto, regolarmente aperto alla navigazione. Questo tratto di tappa sarà effettuato utilizzando esclusivamente canoe (**). Pertanto si richiede ai partecipanti che intendono iscriversi, esperienza ed equipaggiamento adeguato alla disciplina e di contattare il Circolo Canoa Catania. Non sono previsti ristori lungo tutto il tratto di tappa.

  1. Porto di Riposto – Oasi di Fiumefreddo; distanza = 8 km; ​intervallo elevazione = 2m à13 m
  2. Oasi di Fiumefreddo – Linguaglossa Piano Provenzana; distanza = 33 km; intervallo elevazione = 13m à 1885 m
  3. Linguaglossa Piano Provenzana* – Nicolosi Rifugio Sapienza*; distanza = 21 km; intervallo elevazione = 1885 m à 3115 m à 1914m
  4. Nicolosi rifugio Sapienza – Porto di Catania; distanza = 36 km; intervallo elevazione = 1885m à 0m
  5. Porto di Catania** – Porto di Riposto**; distanza = 36 km; intervallo elevazione = sul livello del mare

Appendici:

* In condizioni di criticita’ delle zone sommitali, è previsto un percorso alternativo, lungo la pista Altomontana a quota 2000, che allunga questo tratto di trekking da 21km a 42km e prevede l'ingresso da Piano Provenzana verso il rifugio Timparossa e uscita in località Filiciusa Milia nei pressi del rifugio Ariel.

** In caso di condizioni avverse meteo o del mare, è previsto esclusivamente per l’ Atleta, un itinerario alternativo lungo la SS114 e/o strade che seguono la costa, in MTB, al fine del completamento di tappa.

2. Partecipazione. La partecipazione alla tappa n.3 (Trekking) è aperta a uomini e donne d'età non inferiore a 18 anni in possesso di sana costituzione e in regola con i requisiti di cui al punto 1.

La partecipazione alle tappe n. 4 (Running) è aperta a uomini e donne d'età non inferiore a 18 anni in possesso di sana costituzione e in possesso di regolare tesseramento con federazione sportiva.

La partecipazione alle tappe n. 5 (Canoa) è aperta a uomini e donne d'età non inferiore a 18 anni in possesso di sana costituzione e in possesso di regolare tesseramento con il Circolo Canoa Catania.

3. Modalità di iscrizione e partecipazione
I partecipanti dovranno compilare il form di iscrizione sul sito www.etnaenduranceunesco.eu

Le iscrizioni si apriranno il 10 maggio 2015 e si chiuderanno il 05 Giugno 2015 o al raggiungimento del numero di partecipanti.

Per l'iscrizione è necessario:

a) completare il form on-line
b) inviare copia della liberatoria debitamente compilata e firmata entro il 10 giugno 2015 (da presentare al momento del ritiro del pass in copia originale)

Le iscrizioni prevedono una copertura assicurativa obbligatoria al costo di 5Euro, da versare online cliccando sull’ apposito link presente sul sito ufficiale, nella pagina relativa alle iscrizioni (bottone PARTECIPA). Ogni iscrizione è valida per un solo partecipante, non è prevista l’iscrizione di gruppi.

Ad ogni iscritto nelle tappe n. 3,4,5, verrà data conferma di iscrizione via email, verrà assegnato un numero progressivo e verrà’ consegnato apposito pass evento, da un incaricato, presso l’ INFO POINT del CEPES (presente ad ogni inizio tappa). Il pass dovrà essere portato ben visibile durante la tappa. Pertanto I partecipanti dovranno presentarsi al luogo di raduno, almeno 30’ prima dell’ inizio tappa, come indicato al successivo punto 6.

Casella email per l’invio dei documenti: ufficioeventi@comitatoetneosport.it

4. Prezzi e condizioni. Non e’ prevista alcuna quota di partecipazione. E’ prevista una copertura assicurativa obbligatoria per tutti i partecipanti regolarmente iscritti,da sottoscrivere al momento della registrazione sul sito dell’ evento e da versare contestualmente al ritiro del pass, come indicato al punto 3.Per le condizioni assicurative si rimanda al sito web dell’ evento.

Servizi opzionali e a pagamento offerti dai partners:

Per le convenzioni e le offerte riservate esclusivamente agli iscritti, si riporta alla pagina web dell’ evento.

5. Equipaggiamento obbligatorio. Ogni partecipante alle tappe 3,4,5, dovrà portare con se: una riserva d'acqua adeguata alla tappa, una giacca impermeabile (k-way) a maniche lunghe, pass (indossato e ben visibile). Ogni partecipante sprovvisto di materiale obbligatorio verrà considerato sconosciuto al comitato. Verranno effettuati controlli a campione in partenza e durante le tappe. In caso di particolari condizioni atmosferiche l' organizzazione si riserva la possibilità di variare la lista dei materiali obbligatori. E' consigliato l'utilizzo di bastoncini per la tappa n.3.

6. Ritrovo e partenza delle tappe: per tutte le tappe: ritrovo 30’ prima della partenza (per la descrizione delle tappe vedi sotto)

7. Abbandono. Un partecipante che abbandona la tappa, per qualunque motivo, deve comunicarlo allo staff dell'organizzazione per notificarlo, e in caso di emergenza sanitaria, contattare i numeri di emergenza come indicato al punto 10. I costi delle eventuale ricerche di un partecipante che non ha notificato il suo abbandono saranno a suo carico.

8. Interruzione della manifestazione. In caso di avverse condizioni atmosferiche o vulcaniche tali da costituire elemento di pericolo oggettivo per i partecipanti, il percorso può essere modificato a giudizio insindacabile da parte dell’ organizzazione, tanto come essere sospesa in qualsiasi momento, anche a tappa già iniziata. È previsto un percorso alternativo per la tappa n. 3, lungo la pista alto montana, e 5, via strada asfaltata in mountain bike, in caso di condizioni proibitive della navigazione in mare (vedi appendice punto 1). In caso di interruzione forzata, l'organizzazione, in sinergia con I gruppi di supporto, provvederà ad informare tutti I partecipanti. In caso di interruzione per cause di forza maggiore, non e’ previsto rientro assistito.

9. Annullamento della manifestazione. La manifestazione può essere annullata dall'organizzazione nel caso si verifichino condizioni tali da costituire elemento di pericolo oggettivo per i partecipanti. In caso di annullamento per cause di forza maggiore, non e’ previsto rientro assistito.

10. Primo Soccorso

Emergenza Sanitaria: 118

Emergenza in mare:1530

iI tracciato complessivo  (134 km circa – 36 h circa in regime di Endurance no-stop)

iI tracciato complessivo (134 km circa – 36 h circa in regime di Endurance no-stop)

Partenza: coordinate: 37°43'56.44"N - 15°12'20.30"E (google earth)

Partenza: coordinate: 37°43'56.44"N - 15°12'20.30"E (google earth)

Arrivo: coordinate: 37°43'42.82"N - 15°12'34.08"E (google earth)

Arrivo: coordinate: 37°43'42.82"N - 15°12'34.08"E (google earth)

Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa
Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa

Tappa ❶ - 20/06/2015 ore 08:00 – Riposto via Duca del Mare coordinate: 37°43'56.44"N - 15°12'20.30"E (google earth)

Partenza con la tecnica del Nordic Walking, lungo il litorale in direzione Fiumefreddo (8 Km).

Questa prima tappa verrà affrontata da Rosario in collaborazione con la Scuola Italiana di Nordic Walking e il gruppo Nordic Walking Etna.

AREA MARINA: litorale di Riposto- Fondachello – Marina di Cottone

COMUNI: Giarre – Mascali – Fiumefreddo

STRADE: Via Duca del Mare (Piazza del Commercio), Via Colombo, Via Spiaggia Sant’Anna.

Nordic Walking: dal Porto di Riposto a Oasi di Fiumefreddo

Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa
Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa

Tappa ❷ - 20/06/2015 ore 10:00 –Oasi di Fiumefreddo: coordinate:37°47'22.22"N - 15°13'48.24"E

Si lasciano i bastoncini da Walking e si procede in Mountain Bike, in direzione Linguaglossa – Piano Provenzana (33 Km).

La seconda tappa verrà affrontata in collaborazione con l’Associazione Etna e Dintorni, nell’ impegnativa salita che collega il mare alla quota altomontana, attraverso un’alternanza di storia, cultura e i paesaggi boschivi unici del versante Nord-Est del Vulcano.

AREA PEDEMONTANA: ore 11:15 passaggio da Porta di Piedimonte Etneo / ore12:15 passaggio da Porta di Linguaglossa

COMUNI: Fiumefreddo – Piedimonte Etneo – Linguaglossa.

STRADE: SP71i, SS120 Piedimonte – Linguaglossa, Via Mareneve.

Mountain Bike da Oasi di Fiumefreddo a Linguaglossa piazzale Piano Provenzana

Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa
Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa
Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa

Tappa ❸ - 20/06/2015 ore 18:00 - Piano Provenzana Etna Nord; coordinate: 37°47'54.29"N - 15° 2'12.13"E

Si lasciano le due ruote per procedere in Trekking, scalando la vetta del Vulcano attivo più alto d' Europa,attraverso i faticosi sentieri sabbiosi, in direzione del Rifugio Sapienza (21 Km).

Questa terza tappa, sarà affrontata in collaborazione delle Guide del Parco dell’ Etna e del Gruppo Guide dell’ Etna;

AREA ALTOMONTANA/SOMMITALE: ore 20:30 Crateri sommitali / ore 23:00 Piazzale Rifugio Sapienza

SITO UNESCO, ETNA ZONA A

* In condizioni di criticita’ delle zone sommitali, è previsto un percorso alternativo, lungo la pista Altomontana a quota 2000, che allunga questo tratto di trekking da 21km a 42km e prevede l'ingresso da Piano Provenzana verso il rifugio Timparossa e uscita in località Filiciusa Milia nei pressi del rifugio Ariel.

Trekking: da Linguaglossa piazzale Piano Provenzana a Nicolosi piazzale Rifugio Sapienza

Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa
Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa

Tappa ❹ - 20/06/2015 ore 23:00 – Rifugio Sapienza (*) - coordinate: 37°42'1.00"N - 14°59'55.31"E

Cambio disciplina, dal Trekking al Running, giù per i fianchi pedemontani fino a raggiungere la costa catanese, dentro il porto di Catania (38 km).

Parte di questa quarta tappa, sarà affrontata, in collaborazione con la Federazione Italiana di Atletica Leggera sede provinciale di Catania, coinvolgendo quanti vogliono accompagnare Rosario, cimentandosi nella corsa notturna urbana, in regola con i requisiti previsti al punto 1 e 2.

AREA PEDEMONTANA: ore 01:00 Nicolosi centro / ore 02:30 Mascalucia centro / ore 03:30 Gravina centro / ore 05:00 Catania UNESCO Piazza Duomo

COMUNI: Nicolosi – Ragalna - Mascalucia – Gravina - Catania

STRADE: SP92, Via Vincenzo Torre, Via Napoli, Via Etnea, Via Del Bosco, SP10, Via Pulei, SP10var, Via Due Obelischi, Via Gaetano San Filippo, Via Fratelli Bandiera, Via Passo Gravina, Via Filocomo, Piazza Cavour, Via Etnea, Piazza Stesicoro, Via Manzoni, Via di S. Giuliano, Piazza Dante, Via Gesuiti, Via Crociferi, Via Teatro Greco, Via Sant’ Agostino, Via Vittorio Emanuele, Via Garibaldi, Via Castello Ursino,Piazza Federico di Svevia, Via S. Sebastiano, Via Transito, Via Zappalà Gemelli, Fontana Amenano, Piazza Duomo, Via Merletta, Via Roccaforte, Piazza Università, Piazza Duomo, Porta Uzeda, Via Cardinale Dusmet, Vecchia Dogana, Capitaneria di Porto di Catania.

Running In (notturna), da Nicolosi piazzale Rifugio Sapienza al Porto di Catania piazzale Direzione Marittima.

 

Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa
Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa

Tappa ❺ - 21/06/2015 ore 07:00 - Capitaneria di Porto di Catania (**) - coordinate: 37°30'0.68"N - 15° 5'31.48"E

Si cambia ancora per affrontare il mare e le sue correnti, in Canoa lungo le coste che raccontano la storia di questa splendida terra dell' Etna, in direzione del porto turistico di Riposto (36 Km),.

Quinta e ultima tappa, che vede protagonista ancora il litorale, stavolta vissuto in acqua, in collaborazione con il Circolo Canoa Catania, coinvolgendo quanti vogliono accompagnare Rosario nella pagaiata a pelo d’acqua, ammirando la meravigliosa costa catanese che passa dalla sabbia alla scogliera, in regola con i requisiti previsti al punto 1 e 2.

AREA MARINA: ore 10:00 A.M.P. Isola dei Ciclopi / ore 12:00 R.N.O. Timpa di Acireale / ore 16:00 Porto di Riposto

COMUNI: Catania, Aci Castello, Acireale, Giarre

Canoa: dal Porto di Catania piazzale Direzione Marittima al Porto di Riposto

** In caso di condizioni avverse meteo o del mare, è previsto esclusivamente per l’ Atleta, un itinerario alternativo lungo la SS114 e/o strade che seguono la costa, in MTB, al fine del completamento di tappa.

Etna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e CanoaEtna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e CanoaEtna Endurance UNESCO 2015 (1^ ed.). Si svolgerà tra il 20 e il 21 giugno, come prova di endurance in combinata di Nordic Walking, Trekking, Running, MTB e Canoa

Sintesi

Siti interessati

  1. Monte Etna (riconoscimento Unesco)
  2. Catania e il barocco (riconoscimento Unesco)
  3. L'Area marina protetta Isole Ciclopi
  4. La Riserva Naturale Orientata La Timpa
  5. La Riserva naturale Fiume Fiumefreddo

Atleta: Rosario Catania, Guinness World Record Holder, Nordic Walking.

Nordic Walking, Montain Bike, Trekking, Running, Canoa, sono le cinque discipline sportive
rappresentative dello sport, di questa nuova impresa, nel sito Unesco per eccellenza, dove Acqua,Terra e Fuoco, si fondono, dando vita alla Terra del Mito.Tutto avverrà in 134 km circa e meno di 36h, in regime di Endurance no-stop, con le sole pause tecniche per il cambio abbigliamento e i rifornimenti. Coinvolgimento di sportivi, sostenitori e supporters.

Tappe e discipline sportive (fa fede il regolamento intergrale presente sul sito web)

  1. 20/06/15 ore 08:00 Porto di Riposto – Marina di Cottone - Km 8
  2. 20/06/15 ore 10:00 Marina di Cottone – Linguaglossa Piano Provenzana – Km 33
  3. 20/06/15 ore 18:00 Linguaglossa Piano Provenzana – Nicolosi rifugio Sapienza – Km 21
  4. 20/06/15 ore 23:00 Nicolosi rifugio Sapienza – Porto di Catania – Km 36
  5. 21/06/15 ore 07:00 Porto di Catania – Porto di Riposto – Km 36

Numeri di emergenza

Soccorso Stradale (Aci): 800116

Soccorso Alpino Etna Nord:095 643300
Soccorso Alpino Etna Sud: 095914141

Numeri utili

Atleta : Rosario Catania 333 698 1888

Circolo Canoa Catania 320 4567048

Coordinamento CEPES:

  • Antonio 347 190 2220

  • Luca 3382248309

  • Marco 342 077 0517

  • Elena 3346117392

 

Presidente CEPES - presidente@comitatoetneosport.it

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5 aprile 2015 7 05 /04 /aprile /2015 23:04
A-E-I-O-U. Cammino io ... Cammini Tu. L'alfabeto degli stimoli, quando si cammina da bambini

(Massimo Montanari - La Compagnia dei Cammini) Camminare per i bambini è un'opportunità che mette in risalto molteplici osservazioni e aumenta la capacità di interagire con il mondo, con se stessi e con l’armonia di un mondo intorno.

Il bambino camminante sviluppa esperienze e acquisisce capacità concrete che lo proiettano in una modalità esperenziale di notevole portata educativa e di crescita cognitiva.
Camminare allarga gli orizzonti, fa crescere l’autostima e penetra nell’essere bambino come un dardo positivo e oltremodo educativo.
Il camminare introduce a un viaggio concreto nella vita, perché la vita stessa la si guarda da una prospettiva avventurosa e in un certo senso fiabesca.
È proprio la sacralità della costrizione fiabesca o favolistica che porta ll bambino a esplorare il mondo attraverso dei codici innati che alimentano una sua prerogativa dì curiosità.

C’è in essere un alfabeto della responsabilità; i bambini camminando leggono un linguaggio non parlato ma interiore che alimenta fantasia e crescita pedagogica.
Quando cammina il bambino impara che le vocali sono alberi, fiori, animali, cielo e terra.

Le cinque vocali del’alfabeto diventano così modi di intuire e di approfondire spazi che si riempiono di esperienze.

A: alfabetizzazione. Perché il contatto con la natura ha un suo linguaggio di suoni, di segni di colori e di odori. Ingrandisce la percezione dei sensi e unisce una crescita sensoriale completa.
Ogni bambino ha tanti linguaggi, che sono infiniti, che sono da interpretare; la natura ne ha uno tutto suo e questo pone il bambino davanti a un obbiettivo nuovo: quello di imparare un linguaggo nuovo, un linguaggio altro.

E: elementi. I bambini sono alberi, hanno radici piantate e sono schivi a innovazioni; si sentono sicuri nelle braccia di Madre Terra e hanno paura a spiccare il volo. Sono piccoli del nido che vedono la mamma come un’ancora sicura di un volo guidato, possibile e prossimo venturo che dovrà venire ma ancora non riescono a farlo soli. La natura con i suoi elementi vitali ingrandisce le prospettive e pone i bambini davanti a certezze. Il volo è pronto per essere spiccato.
Piccole gabbianelle ce la faranno con l’aiuto delle Zorba di turno.

I: Imparare. Nulla al mondo è un libro aperto come la natura: segnali e codici che diventano lettere. Storie vere o presunte che diventano prose letterarie. Camminare è un leggere la pagina del libro della vita.
Camminare è imparare a conoscere, imparare a capire. Il cammino è un capitolo del libro degli insegnamenti.

O: Osservare. La diversità di guardare le cose è un concetto applicato all’osservazione. Lentezza e curiosità si unisconoo nella bellezza dell’acquisire nozioni e saperi.
I bambini curiosi per natura, sapranno dalla natura carpire i piccoli segreti, quelle sfumature che gli occhi dei grandi non sanno più leggere, quasi fosse una calligrafia dimenticata. I bambini sanno tradurre le emozionalità di una strada sospesa tra realtà e fantasia. E tradurre questo in percorsi unici.

U: unificare. In tutte le esperienze che si possono fare camminando si raggiunge un unico percorso di acquisizione e maturazione. I bambini davanti a esperienze molteplici guidate dalle tante emotività che l’esplorazione porta in se diventano fruitori coscienti, si arricchiscono e portano dentro di sé una grande prova di carattere e di formazione costante.
Camminando si cresce!

L’alfabeto della pedagogia camminante oggi si ferma alle vocali. Il cammino, questo meraviglioso alfabeto delle possibilità, viene stampato con i caratteri del battito dell’anima. Il cuore si gonfia di passi e il bambino che cammina saprà crescere con bellezza e voglia di essere parte del girotondo della natura, del mondo, e di chi sta intorno a lui. Ovvero tutti noi; che adulti quali siamo abbiamo bisogno di rileggere questo alfabeto dove non serve una lettura con gli occhi, ma una lettura con il cuore pulsante delle fantasia bambina che non dobbiamo mai perdere

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5 aprile 2015 7 05 /04 /aprile /2015 06:08
Dave Kunst in transito sul Khyber Pass, passo di montagna che collega il Pakistan con l’Afghanistan lungo la Via della seta

Dave Kunst in transito sul Khyber Pass, passo di montagna che collega il Pakistan con l’Afghanistan lungo la Via della seta

Nei primi anni ’70: Dave Kunst fu il primo uomo a fare il giro del mondo a piedi. Presto, usciranno in libreria i suoi diari di viaggio, d prossima pubblicazione per Edizioni dei Cammini:  dal 22 aprile in libreria (titolo originale: The man who walked around the world), scritto dallo stesso dave Kunst assieme a Clinton Throwbridge.
Basato sulla vicenda reale e ispirato al libro, è in corso di realizzazione - con la regia di Robert Connolly, il film con il medesimo titolo.

L'avventura di Dave Kunst fu pensata per essere portata avanti in due, con il fratello John. Ma in un punto del percorso asiatico (mentre attraversavano l'Afghanistan, in particolare) i due furono assaliti dai banditi, il fratello John ucciso e lo stesso Dave ferito.

Quando si riprese, ricominciò il suo cammino, questa volta accompagnato dal fratello Peter.

Dave Kunst fu il primo camminatore indipendente a compiere il periplo del mondo a piedi: la certificazione definitiva della distanza da lui percorso è di 14.452 miglia.

Sembra che la sua ispirazione a compiere il cammino attorno al mondo sia stata l'impresa della sbarco lunare degli astronauti USA.

Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo
Dave Kunst, camminatore del mondo. Ad aprile, nelle librerie il libro che racconta il suo viaggio a piedi attorno al globo

(da Wikipedia) Dave Kunst (born July 16, 1939 in Caledonia, Minnesota) is the first person independently verified to have walked around the earth.

The walk was intended to be achieved along with his brother John, but in the event John was shot and killed by bandits, and Dave wounded; Dave resumed and completed the walk with another brother, Peter. His walk was officially stated to be 14,452 miles.

Kunst's walk may not have been the first circumnavigation by foot, in particular Guinness World Records mentions George Matthew Schilling (walked: 1897-1904), and Dumitru Dancircumnavigated the globe between 1910-1923, in a Touring Club de France contest.

Kunst's trek began June 20, 1970, and ended October 5, 1974. Dave started his journey in Waseca, Minnesota with his brother John, a letter of recommendation from Sen. Hubert Humphrey, a scroll to be signed by officials along the way, $1000 and a mule named Willie Makeit carrying camping supplies.

The brothers walked to New York City with Willie Makeit, then flew to Portugal, where they acquired a second mule (Willie stayed home). Dave and John walked across Europe and visited Monaco, where they met Princess Grace, and Italy, where they encountered Thor Heyerdahl.

During their travels, the brothers asked people to send donations to UNICEF, which a reporter in Afghanistan mistakenly wrote that they collected and carried along with them.

John was killed when bandits shot him in the mountains of Afghanistan in October 1972. Dave was shot in the chest during the same attack, but survived by playing dead. After spending 4 months recovering from his injuries, Dave resumed his journey along with his brother Pete, from the spot where John was killed. As they continued their travels, Dave and Pete were denied access to the USSR, so they flew from India to Australia.

Pete returned home during the Australia-leg of the trek, where Dave continued on alone, by this time on his 3rd mule. Unfortunately, the mule died and Dave was left hauling his wagon of supplies himself. He was on the verge of abandoning his supplies, when he fortuitously met Jenni Samuel, a schoolteacher from Perth. She helped pull his wagon with her car, while he walked alongside. Dave returned to Australia for a year after completing his journey. Jenni and Dave later married and are still together as of 2013.

"I walked 20 million steps" Dave says, figuring 31 steps per 100 feet "I wore out 21 pairs of shoes but I proved something to myself: If a human being makes up his mind, is determined, sets goals, he can walk around the world".

The brothers were commemorated in June 2004 with a sign in their hometown of Caledonia, Minnesota. The inscription reads: "Caledonia: Birthplace of the Earthwalkers David, Peter and John Kunst."

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25 marzo 2015 3 25 /03 /marzo /2015 18:10
Appennino Centrale: parole, storie, ricordi. Avventure e disavventure di escursionisti e appassionati nell'Appenino centrale in 25 racconti, basati su esperienze di vita vissuta

La casa editrice Il Lupo è da anni impegnata nella diffusione dell’escursionismo nell’Appennino centrale, soprattutto nel Lazio e nell'Abruzzo, con pubblicazione di guide e mappe.

È formata da un piccolo gruppo di appassionati camminatori, a cominciare da Carlo Coronati.

Il libro Appennino Centrale: parole, storie, ricordi. 25 racconti d'avventure ed altro tra le montagne della catena appenninica (Edizioni Il Lupo, 2014) è una antologia di racconti scritti da alpinisti ed escursionisti, racconti che sono quasi sempre di avventure in veste invernale, sui monti Marsicani, Simbruini, Sirente Velino, Maiella, Gran Sasso e Sibillini.

Si tratta anche di avventure che molto spesso diventano disavventure, ma a lieto fine.

Questo terzo volume della collana I Faggi prova a narrare l'Appennino Centrale attraverso esperienze ed avventure di gente normale, sempre vissute in prima persona dagli autori, avventure per loro grandi o piccole, comunque intense; e quindi salite, viaggi, escursioni, paesi, animali, persone, tutti raccontati con sullo sfondo le cime ed i boschi, le valli ed i silenzi che tanto amano i frequentatori dell'Appennino.

Alcune storie sono scritte meglio di altre, ovviamente. Tra queste il racconto di Piero Lancia sulla sua gestione del Rifugio di Valle Fischia; quello di Giorgio Giuia che ha come soggetto una caduta invernale da una cornice, la paura di trovarsi salvo nel baratro; o quello di Alessandro Saggioro, gestore del Rifugio Sebastiani al Velino, su un'esperienza invernale al rifugio con metri di neve e il termometro a -18° dentro il rifugio; o ancora il resoconto di Ines Millesimi sulla sua passione nell'organizzare a Rieti grandi eventi dedicati alla montagna; e infine il racconto di Alberto Osti Guarrazzi di una escursione al Lago di Pilato, nei Sibillini, con negromanti e presenze misteriose.

E' un libro disegnato per chi ama queste montagne e vuole sentirle raccontare.
 

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7 marzo 2015 6 07 /03 /marzo /2015 13:56

Sentieri d'autore, la rubrica sul Corriere della Sera (dorso di Bergamo), gestita da Davide Sapienza (scrittore, traduttore londoniano e camminatore/esploratore del meraviglioso vicino), ha compiuto un anno.
Siamo partiti dalla Corna Lunga, affacciata in val Borlezza sul Sebino e la Valcavallina, e per la camminata numero 52 siamo andati a Ornica, dove si trova il "passaggio a nordovest" bergamasco, al Pizzo Tre Signori che svetta sulla potente Val d'Inferno ...
Buona lettura.
Le puntate da 1 a 40 sono su www.davidesapienza.it in "Articoli".
La numero 52, si scarica a questo link
http://davidesapienza.it/doc/SENTIERIDAUTOREDAV2015-52.jpg

Davide Sapienza: "Dopo 25 anni nelle Orobie questo incarico mi ha fatto capire che più scopri, più trovi. E l'esplorazione continua.
Per leggere le prime 40 camminate bergamasche e tante altre cose
http://davidesapienza.it/nuovi_scritti.html

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6 marzo 2015 5 06 /03 /marzo /2015 18:45
Gli Anelli di Saturno, ovvero un pellegrinaggio in Inghilterra. Sebald e l'Arte del Camminare

Gli Anelli di Saturno di Winfried G. Sebald (Adelphi, 2010) è un libro che vale la pena leggere: uscito molti anni addietro per i tipi di Bompiani é stampa ristampato in anni recenti da Adelphi.
Come tutte le opere di Sebald è un libro sul camminare, ma é anche diario di viaggio, e quaderno di riflessioni, oltre che diario interiore.
George Sebald che, per vicissitudini di studio, si ritrovò a vivere per lunghi anni in Inghilterra, era anche un grandissimo camminatore solitario.

Tutti i suoi libri (che non sono catalogobili come romanzi, nemmeno "Austerlitz" che più si avvicina alla struttura narrativa del romanzo, sono in fondo un un ico lunghissimo monologo: in cui varian soltanto le descrizione di luoghi, cose, personaggi incontrati, elementi che non sono mai rappresentati in quanto tali, ma sostanzialmente presi e trattati come "oggetti psichici" e attinenti eventualmente ad uno scenario metafisico.

Non si può non amare le note di diario e di viaggio di Sebald, anche con quella loro atmosfera di solitudine e melancolica che del resto attiene alla dimensione del camminare in cui costantemente si si incontrano delle "cose" che poi si lasciano alle nostre spalle, costretti dunque a vivere costantamente il dolore della separazione e l'elaborazione del lutto in un conntinuum fluido.
In "Gli anelli di Saturni" sono raccolti i pensieri e le riflessioni di Sebald scriti nel corso di un suo vagabondaggio a piedi nel Suffolk..

A partire dai tenui elementi psichici che scaturiscono dal suo vagabondare, Sebald fa delle divagazioni e scrive di storie apparentemente distanti nello spazio e nel tempo: il visconte di Chateaubriand, i mercanti della seta, il panorama di Waterloo, l’uragano del 1987 in East Anglia, il tempio di Gerusalemme, l’imperatrice vedova Cixi, etanto altro. Eppure tutto ciò è estremamente connesso alla sua esperienza, a lui (e a chissà chi prima e dopo di lui) e ai luoghi percorsi, come i cristalli di ghiaccio che ruotano nelle orbite anulari attorno all’equatore del sesto pianeta del nostro sistema solare.

Gli Anelli di Saturno non può essere catalogato alla voce letteratura di viaggio, se pur di un viaggio si tratta, ma è di più: un libro perfetto per chi ama, come la definisce Luca Gianotti de La Compania dei Cammini l’Arte del Camminare.
Anche questo volume, come tutte le altre opere di Sebald è corredato di immagini: si tratta di foto per lo più riprodotte in bianco e nero, frutto delle riprese fotografiche compiute dallo stesso Sebald: immagini sgranatee poco definite, quasi scaturissero da un sogno e con le caratteristiche evanescenti del materiale onirico appunto, ma nello stesso tracce e testimonianze che confermano che Sebald nei luoghi di cui parla - per quanto in uno stato mentale trasognato - c'è stato e ci ha camminato attraverso. E, oltre alle foto di luoghi, ci sono delle immagini di reperti di altro genere, tutti agganci tenui con la realtà che, rapidamente nel vissuto di Sebald, si trasforma in scenario psichico intriso di solitudine e di solitudini.

(dal risguardo di copertina"Pellegrinaggio in Inghilterra" recita il sottotitolo. E di un viaggio solitario si tratta, d'estate e per lo più a piedi, nel Suffolk, dove Sebald visse sino all'ultimo: in uno spazio delimitato da mare, colline e qualche città costiera, attraverso grandi proprietà terriere in decadenza, ai margini dei campi di volo dai quali si alzavano i caccia britannici per bombardare la Germania. Viandante saturnino ("Nato sotto il segno del freddo pianeta Saturno" dice di sé nel poemetto Secondo natura), Sebald ci racconta - lungo dieci stazioni di un itinerario che è anche una via di fuga - gli incontri con interlocutori bizzarri, amici, oggetti che evocano le fasi di quella "storia naturale della distruzione" che scandisce il cammino umano e il susseguirsi degli eventi naturali. E ci racconta storie di altri vagabondaggi ed emigrazioni, di cui la sua vicenda personale è estrema eco: quelli di Michael Hamburger, poeta e traduttore di Hòlderlin, profugo anche lui dalla Germania; di Joseph Conrad, che nel Congo conosce la malinconia dell'emigrato e l'orrore per le tragedie del paese di tenebra; di Chateaubriand, esule in Inghilterra; di Edward Fitz-Gerald, eccentrico interprete della lirica persiana, che a bordo della sua piccola imbarcazione trascorre ore in coperta, con in dosso marsina e cilindro e un lungo, svolazzante boa di piume bianche intorno al collo. Pellegrinaggio e insieme labirinto, nella miglior tradizione sebaldiana.

Gli Anelli di Saturno, ovvero un pellegrinaggio in Inghilterra. Sebald e l'Arte del Camminare
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3 marzo 2015 2 03 /03 /marzo /2015 20:48

Scopri con questa guida i percorsi e tante curiosità sul Cammino di Santiago, tutto quello che c'è da sapere sul più famoso pellegrinaggio nel cuore della Spagna, fino a Santiago di Compostela

Homeway Italia

Homeway Italia, nel suo sito, ha raggruppato le informazioni più salienti sul Cammino di Santiago, con dati e curiosità sulle diverse vie, con statistiche sui pellegrini e sulle loro tipologie (provenienze, motivazioni, etc) e consigli su come preparare per preparare lo zaino prima di intraprendere il Cammino e su come gestirlo, una volta in viaggio.
Le informazioni sono di facile ed intuitiva fruizione, essenzialmente grafiche.

Si tratta di informazioni di uso libero per tutti: un prezioso contributo indirizzato agli appassionati del cammino e a quanti intendano intraprenderlo.

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25 febbraio 2015 3 25 /02 /febbraio /2015 11:46

Quello di Edith dela Héronnière (La Ballata dei Pellegrini, Sellerio, 2014) è un libro che tutti coloro siano appassionati del camminare e del Cammino (inteso - per antonomasia - come il Cammino di Santiago) dovrebbero leggere.
Perchè?
Perchè come il libro di Jean-Christhophe Rufin, pure recensito su questo magazine, offre uno sguardo non convenzionale sul Cammino e sulla figura emblematico del Pellegrino, come figura prima ancora che della religione, dell'inquietudine.
Ma è interessante leggerlo, anche perché riporta la cronaca di un viaggio apiedi iniziato ben più da lontano di quanto non sia per il Cammino canonico che si intraprende poco prima dell'attraversamento dei Pirenei.

L'autrice e i suoi tre compagni di viaggio, infatti, in silenzio, chiacchierando, litigando, attraversano gran parte del territorio francese, offrendo così una cronaca di viaggio in un territorio francese selvaggio ed ostico, di rado descritto in altre similari cronache di viaggio.

E, infine, possiede le peculiari qualità di un testo diaristico fortemente poetico in cui il cammino, mentre viene spogliato di una sua sacralità pre-costituita e confessionale viene reinvestito di un significato sacrale profondamente laico.

Il brano che riporto di seguito può forse dare un'idea di qaunto sto afferamndo.

Le coorti di pellegrini sfuggivano alle Chiese quanto agli Stati, al punto che Luigi XIV dovette promulgare un decreto che proibiva i pellegrinaggi non legittimatida un'autorizzazione scritta. La storia dei pellegrini si è sviluppata fuori dal grembo ecclesiastico, anche se le Chiese continuano a dare ad intendere di controllare gli slanci.
Al primo passo che fa, il pellegrino esce dall'inquadramento; dopo diecimila passi, le preghiere consuete non gli salgono più alle labbra. Ha i pensieri vuoti, il cuore arido, l'anima digiuna. Sembra duro, da quanto é intento al proprio cammino come un pittore al proprio quadro. Quelli che, ai margini del cammino, gli costruiscono oratori, ospizi, ponti non sono le Chiese, ma quasi sempre dei laici, piccoli signori di campagna, gente semplice che capisce meglio di chiunque altro i suoi bisogni, senza cercare di proteggerlo da se stesso. Al suo passaggio gli si offre delpane, poiché è visibilmente affamato, e un letto per sdraiarsi. Ma senon riceve né pane né letto, non per questo desiste dal suo cammino; niente ferma questo fanatico. Le Chiese canonizzavano gli ospedalieri e i costruttori di ponti solo per allungare una mano sopra una questione superiore alla loro portata (da Hedith della Héronnière, La Ballata dei Pellegrini, Sellerio, 2014, pp. 159-160)

Edith de la Héronnière, La Ballata dei Pellegrini, Sellerio, 2014

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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
  • Contatti

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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
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Lara arrivo pisa marathon 2012  arrivo attilio siracusa 2012
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 Elena Cifali all'arrivo della Maratona di Ragusa 2013  Eleonora Suizzo alla Supermaratona dell'Etna 2013 (Foto di Maurizio Crispi)
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