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28 settembre 2019 6 28 /09 /settembre /2019 07:33
Joe Mungo Reed, Magnifici perdenti, Bollati Boringhieri, 2019

Magnifici perdenti (titolo originale:"We Begin Our Ascent", nella traduzione di Daniela Guglielmino), pubblicato nella collana Varianti da Bollati Boringhieri nel 2019 è l'opera prima di Joe Mungo Reed, un giovane autore britannico,che ha già firmato dei racconti comparsi in antologie diverse.

Il titolo italiano è fuorviante, per quanto ovviamente contenga un richiamo abbastanza esplicito al testo: accoppiato all'immagine di copertina evoca immediatamente di cosa possa trattare la storia.
Il titolo "magnifici perdenti" tuttavia riporta al noto romanzo di Leonard Cohen "Beautiful Losers" che fu tradotto in italiano a suo tempo con il titolo "Belli e perdenti", senza che le due storie abbiano alcuna attinenza.

Magnifici perdenti é una storia di sport e di amore. Il protagonista, Sol, che fa parte come gregario di una squadra di ciclisti che partecipa al Tour de France, accetta assieme ad altri la proposta del loro team leader di iniziare delle procedure di doping. 
Ed è interessante la metafora che usa Raphael, mentore, allenatore, responsabile organizzativo della squadra, per convincerli ad accettare la via della frode sportiva.
Tappa dopo tappa il Giro si svolge con alti e bassi e nel frattempo Sol riflette in silenzio e ricorda a sprazzi momenti della sua vita "ordinaria": la sua carriera ciclistica, il suo fidanzamento, il matrimonio con Liz, la nascita di un bimbo, Barry.
E intanto, inconsapevolmente, la squadra precipita in un baratro di eventi incontrollabili ed imprevedibili.
E' una sorta di nemesi per aver troppo tentato.
Il libro, molto ben scritto, offre anche una riflessione su quanto possano essere diventate "normalizzate" le pratiche del doping.
Se lo fanno tutti - è il ragionamento seduttivo di Raphael, cattivo maestro - perché non rimettersi in pari con gli altri, consentendo a se stessi la possibilità di fare emergere le proprie doti naturali che risultano offuscati dal fatto che siano altri a doparsi?
Una storia tragica che si conclude con un disfacimento della squadra e con una amara disfatta morale.
L'autore illustra molto bene - e fa capire come funzioni veramente - il ciclismo di alto livello e il gioco di squadra fatto unicamente per "proteggere" e per portare avanti i candidati alla vittoria, mentre i gregari sono soltanto pedine sacrificabili in un mondo chiuso che non ammette - se non di rado - intrusioni dall'esterno.
Ma tutto ciò è soltanto una finta realtà, le vere salite si devono affrontare nella vita, ma per questo tutto l'allenamento e i trucchi possibili, le strategie e le tattiche,  non sono sufficienti. Ci vuole tutt'altra grinta per poter essere campioni nella vita, dove le salite si affrontano da soli, senza nessuna copertura.

(dal risguardo di copertina) Sol e Liz sono sposati, e innamorati. Sol è innamorato di Liz, e Liz di Sol, ma Sol è anche innamorato della sua professione di ciclista, e Liz del proprio lavoro di genetista. Sol, il cui motto è «Per noi la vita è ciclismo, il ciclismo la vita», corre al Tour de France come gregario di Fabrice, non per vincere, ma per far vincere la squadra. Liz definisce lo scopo del proprio lavoro «Capire a cosa serve un gene in un pesce», e capisce bene anche Sol perché è interessata alle dinamiche di gruppo, molto simili alle leggi biologiche. Entrambi comprendono il senso del loro successo anonimo a beneficio di altri, e si sostengono a vicenda, ma devono difendersi dal contesto che li circonda: per Katherine, la madre di Liz, e per Rafael, il direttore sportivo, se non si vince si fallisce.
Seguiamo i ciclisti nella routine giornaliera, spesso comica, e nelle situazioni agonistiche, spesso difficili, nel bene e nel male, fino al traguardo finale, catartico. Le difficoltà e le divergenze cominciano quando il cinico Rafael invita a mezza voce Sol e gli altri corridori e ricorrere a qualche trucchetto di «innocuo» doping. Sol vorrebbe rifiutare, ma Liz, sempre pronta ad agire con entusiasmo e dedizione, decide che la proposta va accettata. Non solo, si offre come «corriere» dietro lauto compenso, seguendo la corsa in automobile e trasportando le sostanze vietate, coperta dalla presenza del piccolissimo Barry, figlio suo e di Sol.
Naturalmente dove ci sono anabolizzanti e sacche di sangue per trasfusioni, ci sono anche guai, e infatti il dramma non manca. Ma Reed riesce a equilibrare il tono della scrittura in modo da alleggerirne i risvolti tragici, concentrandosi sul suo scopo ultimo, quello di raccontare una corsa in salita per raggiungere una meta che non è la vittoria. E la metafora corre insieme ai ciclisti e all’automobile di Liz per tutta la narrazione, senza mai incepparla, senza che il lettore quasi se ne accorga.

Joe Mungo Reed

Di "We begin Our Ascent", hanno detto
«Una breve, essenziale delizia di romanzo... leggendo, si continua a girare compulsivamente pagina, anche quando non succede niente di particolare, anche quando si tratta solo di un’altra giornata sulle colline del Tour de France» (The New York Times)
«Per il ritmo e il tono, la prosa di Reed ricorda quella di Don DeLillo. Accanto alle idee e ai dialoghi umoristici, c’è vera suspense, e un dramma umanissimo» (Kirkus Reviews)
«Meditativo, e insieme eccitante come un thriller»
(Vanity Fair)

L'Autore. Joe Mungo Reed è nato a Londra e cresciuto nel Gloucestershire. Ha un Master in filosofia e politica della University of Edinburgh e un Master of Fine Arts in scrittura creativa della Syracuse University, dove ha vinto il Joyce Carol Oates Award in Fiction. Magnifici perdenti è il suo primo romanzo, e i suoi racconti sono apparsi su «Gigantic» e nell’antologia «Best of Gigantic». Vive a Edinburgo, UK.

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18 marzo 2015 3 18 /03 /marzo /2015 06:28
Reg Harris. L'ascesa e la caduta del più grande ciclista britannico

La storia di Reg Harris (1920-1992), il più grande ciclista britannico su pista di tutti i tempi, è stata raccontato in un libro da Robert Dineen, Reg Harris. The Rise and the Fall of Britain's greatest Cyclist (Random Press, 2012) , un libro che - anche con il supporto di una ricca documentazione fotografica racconta di questo eroe popolare di umili origini l'ascesa alla gloria dei massimi risultati sportivi e la caduta a causa delle sue incontrollate passioni per le auto, per la bella vita e per ogni sorta di "vizi". Ma, mlgrado la sua "caduta", nell'immaginario degli appassionati del ciclismo britannico, è rimasto sempre un eroe che ha compiuto indimenticantibili imprese.

Reg Harris, whose statue overlooks the Manchester Velodrome, is the legend who all track cyclists want to emulate. He was a poor, working-class boy born in the Depression who escaped the Lancashire mills to utterly dominate his sport. He triumphed as world champion an incredible five times between 1947 and 1954 and performed medal-winning heroics at the London Olympics.

At his peak he was the most adored sportsman in the country, a British cycling superstar, attracting huge crowds, sponsorship, and the company of the rich and famous. But, fiercely driven and ruthlessly single-minded, Harris had a dark side. His was a sensational life fuelled by an insatiable need for money, celebrity, fast cars and beautiful women that constantly threatened to destroy him.

Following an exhaustive investigation, Robert Dineen has uncovered an epic sporting rise and fall – a story more astounding than anyone had known.

(Dal risguardo di copertina) The sensational story of the rise and fall of Reg Harris, Britain's first cycling hero. Thanks to exhaustive new research and investigation Robert Dineen has unearthed a truly cinematic story. This epic account of Reg Harris's meteoric success takes you from his humble beginnings to his spectacular highs and his dramatic lows.
Born into a poor, working-class family during the Great Depression, Reg Harris left school early to help support his widowed mother working in a bicycle shop. But after winning a local cycling competition, Harris realised his natural abilities and began to train seriously. Working in a paper mill to fund his ambitions, Harris soon started winning enough races to leave the mill and went on to break the rules of amateurism and become the favourite for three titles in the 1948 Olympics. But Harris's dreams of gold were shattered when he was involved in a high-speed car accident that nearly left him paralysed. However, Harris's determination and drive meant he defied the odds and he went on not only to compete in the Olympics but to win two silver medals.
From there, Harris's career went stellar and he became one of the most famous sporting figures in the land, eclipsing even footballers. Winning five World Championships between 1949 and 1954, fame, money and adulation followed, and with it an insatiable appetite for beautiful women, fine wine and fast cars that all threatened to destroy him. After blowing all his money, two failed marriages and a disastrous business venture, Harris made a shock come-back winning the British Championship at age 54. But was there a dark side to this celebrated victory? Through interviews with those who knew Harris best, Robert Dineen reveals both the professional triumphs and personal tribulations of this sporting legend.

Reginald Hargreaves Harris (1 March 1920 – 22 June 1992) was a British from Lancashire track racing cyclist in the 1940s and 1950s. He joined the 10th Hussars in World War II and was a tank driver in the North Africa campaign before being wounded and invalided out of the services. Despite his discharge he went on to win the World Amateur Sprint in Paris in 1947 and won Olympic Sprint silver and Olympic Tandem Sprint silver in 1948.
He won the world amateur sprint title in 1947, two Olympic silver medals in 1948, and the professional title in 1949, 1950, 1951 and 1954. His ferocious will to win made him a household name in the 1950s, but he also surprised many with a comeback more than 20 years later, winning a British title in 1974 at the age of 54.

Reg Harris. L'ascesa e la caduta del più grande ciclista britannicoReg Harris. L'ascesa e la caduta del più grande ciclista britannico
Reg Harris. L'ascesa e la caduta del più grande ciclista britannico
Reg Harris. L'ascesa e la caduta del più grande ciclista britannicoReg Harris. L'ascesa e la caduta del più grande ciclista britannicoReg Harris. L'ascesa e la caduta del più grande ciclista britannico
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29 ottobre 2014 3 29 /10 /ottobre /2014 07:13

Coppa d'Oro delle Dolomiti 2015. Coppa d'Oro 2015 nel segno di Cortina. Tra le novità anche prove speciali in notturna

 

In occasione del Salone delle Auto e Moto d'Epoca, a Padova, ha avuto luogo il 24 ottobre 2014 la presentazione dell’edizione 2015 della Coppa d’Oro delle Dolomiti, con la partecipazione del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, del presidente dell’AC di Belluno Gianpaolo Bottacin e del presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Casali.

L’edizione 2015 si preannuncia ricca di novità, a partire dalle date: in omaggio alle storiche edizioni della Coppa d’Oro, quest’anno la corsa di regolarità si disputerà a Cortina d’Ampezzo dal 23 al 26 luglio 2015. Novità “tecnica”: una serie di prove speciali in notturna che verranno effettuate il 24 luglio nei dintorni di Cortina d’Ampezzo, per saggiare l’abilità dei piloti e le prestazioni delle vetture, ed emozionare gli equipaggi con scorci suggestivi.

Le iscrizioni saranno aperte dal 15 gennaio al 7 giugno 2015 sul sito www.coppadorodelledolomiti.it; e chiuderanno improgabilmente il 7 giugno.

Padova, 24 ottobre – Panorami mozzafiato, gioielli a quattro ruote dal fascino senza tempo, Cortina d’Ampezzo in festa e gentlemen drivers pronti a macinare chilometri. Tutto questo e altro ancora sarà Coppa d’Oro delle Dolomiti 2015, presentata oggi a Padova nell’ambito del Salone Auto e Moto d’Epoca alla presenza del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, del presidente dell’AC di Belluno Gianpaolo Bottacin e del presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Casali. Dopo l’avvincente vittoria della coppia, al volante come nella vita, Mozzi e Biacca dello scorso anno, l’edizione 2015 si preannuncia ricca di novità. A partire innanzitutto dalle date. Sempre in omaggio a quelli che furono i giorni nei quali si correva la storica gara di velocità, quest’anno la corsa di regolarità Coppa d’Oro delle Dolomiti si disputerà dal 23 al 26 luglio 2015.

Coppa d'Oro delle Dolomiti 2015. Coppa d'Oro 2015 nel segno di Cortina. Tra le novità anche prove speciali in notturna«La Coppa d’Oro è – ha sottolineato il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani - la competizione che tutti gli appassionati di auto vorrebbero correre almeno una volta nella vita perché premia la partecipazione emotiva oltre che la bravura dei piloti. Anche per i veicoli è una gara particolare perché non bastano prestigio e bellezza per vincere: ogni mezzo deve conservare lo spirito originario di auto da corsa in termini di prestazioni ed affidabilità per puntare al podio. Una corsa così vera e pura, che ha saputo conservare nel tempo il suo timbro agonistico, è un richiamo irresistibile anche per i tanti appassionati che accorrono sulle Alpi venete per ammirare da vicino uomini e mezzi che – oggi come allora – si sfidano su curve e tornanti facendo rombare motori ed emozioni. Una gara unica, tesoro del nostro passato da sfoggiare nel futuro».

La corsa entrerà nel vivo il 23 luglio con le verifiche tecniche, che anticiperanno la partenza da Corso Italia a Cortina d’Ampezzo. Da qui prenderà il via, il 24 luglio, la due giorni di gara. Sarà Cortina d’Ampezzo il cuore pulsante del percorso che gli equipaggi dovranno affrontare: ancora top secret, il tracciato alternerà rettilinei immersi nel verde a tornanti impegnativi, falsopiani punteggiati dalle caratteristiche chiese di montagna ai panorami mozzafiato che solo i passi dolomitici sanno regalare. Al termine di ogni giornata i drivers faranno ritorno a Cortina per vivere appieno tutto il glamour della “regina delle Dolomiti”.

A regalare ancora più fascino e originalità alla corsa, saranno una serie di prove speciali in notturna che verranno effettuate il 24 luglio nei dintorni di Cortina d’Ampezzo: novità tecnica che non solo saggerà l’abilità dei piloti e le prestazioni delle vetture, ma saprà emozionare gli equipaggi con scorci suggestivi.

Coppa d'Oro delle Dolomiti 2015. Coppa d'Oro 2015 nel segno di Cortina. Tra le novità anche prove speciali in notturnaCi si può iscrivere a partire dal 15 gennaio 2015 e fino al 7 giugno 2015 sul sito www.coppadorodelledolomiti.it.
Alla corsa sono ammesse fino ad un massimo di 120 auto costruite tra il 1919 e il 1961.
E’ prevista, inoltre, una categoria speciale con apposita classifica riservata ad un massimo di 30 vetture realizzate tra il 1962 e il 1965 che si sono distinte per meriti sportivi o di particolare interesse storico.

«Coppa d’Oro delle Dolomiti saprà regalare anche quest’anno – ha dichiarato il presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Casali - emozioni forti ai tanti gentleman drivers che vorranno cimentarsi con i passi dolomitici, sarà vetrina internazionale per un territorio unico come quello del Veneto e continuerà ad affermarsi come una delle più prestigiose corse d’auto d’epoca».

 

 


Scheda
Coppa d’Oro delle Dolomiti
Grande Evento Internazionale di regolarità classica
Date: 23 – 26 luglio 2014
Iscrizioni: fino al 7 giugno 2015
Auto ammesse: dal 1919 – 1961
Classifica speciale Barchetta
Categoria speciale auto 1962-1965
Iscrizioni on line sul sito www.coppadorodelledolomiti.it
Infoline: +39 06 32296984
info@coppadorodelledolomiti.it
 www.coppadorodelledolomiti.it

 

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18 luglio 2014 5 18 /07 /luglio /2014 06:51

Prudential Ridelondon 2014 (2^ ed.). Il 10 agosto attesi a Londra 24.000 cicloamatori per una Granfondo da Londra al Surrey e ritorno

Torna il 10 agosto 2014, per la sua seconda volta, il rinomato evento ciclistico londinese, Prudential RideLondon, un evento per il quale sono attesi oltre 24.000 cicloamataori, oltre che 150 ciclisti di eccellenza, che daranno vita ad una Granfondo rispettivamente di 160 e 200 km che metterà in collegamento il centro di Londra con il Surrey (e ritorno).

Quella per ciclo-amatori sarà una 100 miler challenge su strade totalmente chiuse al traffico e, subito dopo, ci sarà la partenza di una gara competitiva per 150 ciclisti di eccellenza, per i quali il percorso di gara sarà allungato sino a 200 km.

Prudential Ridelondon 2014 (2^ ed.). Il 10 agosto attesi a Londra 24.000 cicloamatori per una Granfondo da Londra al Surrey e ritornoLa partenza per entrambe le manifestazioni avverrà in corrispondenza del Qeen Elisaberth Olympic Park e, da qui, la sterminata massa di ciclisti, prima, e i professionisti, dopo, attraverseranno l'East EndLondinese per poi dirigersi verso le splendide campagne del Surrey e da qui fare ritorno a Londra.

Soprattutto nell'East End londinese vi saranno molti disagi per il traffico di superfice, dal momento che l'enorme massa di ciclisti e poi i "professional", transiteranno per la stessa strada in andata prima e poiin fase di ritorno, ma la cittadinanza viene da mesi debitamente avvertita per mezzo di meticolosi e aggiornatissimi flyer recapitati a domicilio per mezzo del Royal Mail Service, con puntuali informazioni relativamente alla fasce orario di blocco totale del traffico, ma anche di informazioni sui mezzi alternativi da utilizzare per spostarsi e su come fare per andare in ospedale o compiere degli spostamenti urgenti ed irrevocabili sulla base di comprovate necessità e, infine, su come gestire le eemergenze.

Prudential Ridelondon 2014 (2^ ed.). Il 10 agosto attesi a Londra 24.000 cicloamatori per una Granfondo da Londra al Surrey e ritornoL'edizione 2013 del Prudentil RideLondon festival fu un enorme ed inatteso successo, ed è subito stata insignita con il riconoscimento della "più grande partecipazione di massa inaugurale" di un evento sportivo al suo esordio nel mondo intero. Nell'edizione 2013 vennero raccolti oltre 7 milioni di sterline a scopi caritatevoli.
Da questo punto di vista la Prudential RideLondon è entrata a far parte del London Marathon Charitable Trust che si occupa di raccogliere fondi di raccogliere fondi per rendere possibile un incremento di partecipazione alle attività fisiche e sportive. 

La manifestazione è sviluppata dal Mayor di London, da London&Partners e da Trasports for London in partnership con il Surrey Country Council.

Dal punto di vista organizzativo l'evento è portato avanti dal London & Surrrey Cycling Partnership


 


 

Prudential Ridelondon 2014 (2^ ed.). Il 10 agosto attesi a Londra 24.000 cicloamatori per una Granfondo da Londra al Surrey e ritorno 

 

 


Web: www.prudentialridelondon.co.uk/

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19 giugno 2014 4 19 /06 /giugno /2014 07:52

Tour de France 2014. La terza tappa attraverserà Londra il 7 luglio prossimo

I ciclisti che partecipano al Tour de France 2014 attraverseranno i punti più suggestivi di Londra durante la loro 3^ tappache vedrà la sua partenza da Cambridge, il prossimo 7 luglio 
E' un evento che suscita entusiasmo, ma che potrebbe causare anche disagi ai cittadini.

Per questo la rete dei trasporti di Londra ha commissionato all’agenzia M&C Saatchi dei poster per celebrare la giornata e, soprattutto, per informare gli utillizzatori dei mezzi pubblici dei possibili disagi a cui potranno andare incontro, visto che molte linee della metropolitana saranno per l'occasione chiuse o funzioneranno a ritmo ridotto, per non parlare dei mezzi di superficie, e per incoraggiare chi viaggia in città a usare dei mezzi di trasporto alternativi.

Grande occasione per i velocisti nella terza tappa del Tour de France 2014. 

La kermesse gialla arriva a Londra per la sua ultima apparizione d'oltremanica in questa edizione.
Dopo i moltissimi saliscendi delle due tappe di apertura il tracciato sarà più lineare con un arrivo spettacolare: si attraverserà il Parco olimpico, per poi transitare tra i punti più suggestivi della capitale del Regno Unito ed arrivare di fronte a Buckingam Palace.

 

Tour de France 2014. La terza tappa attraverserà Londra il 7 luglio prossimo

 


 

Tour de France 2014. La terza tappa attraverserà Londra il 7 luglio prossimo

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17 febbraio 2014 1 17 /02 /febbraio /2014 09:31
Race Across America. Una gara di ultra-cycling che, nel 2013, ha superato il suo trentennale. Solo 7 gli italiani finisher nella sua storia
La Race Across America, o RAAM, è un'ultra-maratona, corsa in bici (un'"Ultra-cycling") in tappa unica attraverso gli Stati Uniti - da costa a costa in poco meno di 5000 km -  che si disputa dal 1982. 
La gara si svolge solitamente a giugno, quando la temperatura si presenta più mite e le giornate sono più lunghe.
La RAAM è la più nota e più lunga gara endurance al mondo, per partecipare alla quale tutti i concorrenti devono dimostrare la loro capacità di competere completando, in un tempo limite prestabilito, una delle numerose prove di qualificazione che si svolgono durante l'anno. 
La competizione è regolata dalle norme dettate dall'Ultra Marathon Cycling Association (UMCA)1.
http://www.ultracycling.com/
La corsa fu organizzata per la prima volta da John Marino nel 1982. 
Ci furono soltanto quattro concorrenti; John Marino, John Howard, Michael Shermer e Lon Haldeman. 
La gara prese il via da Santa Monica, California per finire all'Empire State Building di New York. Vinse Lon Haldeman. 
L'idea prese piede e l'evento è cresciuto col passare degli anni, addirittura la gara del 1986, fu trasmessa su ABC's Wide World of Sports.
Negli anni sono state affinate le regole soprattutto nella categorizzazione dei partecipanti, ma il vincitore ufficiale è il primo concorrente in solitario che arriva al traguardo.
I concorrenti della gara sono divisi in diverse categoria, coppie (team unisex e miste), quattro  (team unisex e misti), squadre da otto, ma la vera RAAM è quella che si disputa nella categoria "Solo", cioè in solitaria, per la categoria d'età (50-59) è prevista la pedalata orizzontale: tutte le altre modalità di partecipazione sono soltanto un contorno che accresce la spettacolarità della manifestazione e i suoi numeri.
  • RAAM: Donne in solitario
  • RAAM: Uomini in solitario
  • RAAM: Uomo in solitario (50-59 anni)
  • RAAM: Uomini in solitario (60-69)
  • RAAM: Uomo in solitario, guida distesa (50-59)
  • RAAM: Coppia maschile
  • RAAM: Coppia maschile (50-59)
  • RAAM: Coppia mista
  • RAAM: Quattro uomini
  • RAAM: Quattro uomini (50-59)
  • RAAM: Quattro uomini (60-69)
  • RAAM: Quattro donne
  • RAAM: Quattro donne (50-59)
  • RAAM: Quattro miste
  • RAAM: Quattro miste (50-59)
  • RAAM: Otto
Race Across America. Una gara di ultra-cycling che, nel 2013, ha superato il suo trentennale. Solo 7 gli italiani finisher nella sua storiaVittime. Ci sono state due vittime nella storia della corsa, Brett Malin che nel 2003 è stato investito ed ucciso a Pie Town, Nuovo Messico e Bob Breedlove che nel 2005 è stato ucciso in una collisione con un veicolo vicino a Trinidad, Colorado. In quest'ultimo caso non furono mai chiariti i dettagli in quanto il suo gruppo di supporto era a poche miglia dietro e gli unici testimoni furono gli investitori.
Percorso. Durante gli anni il tracciato è variato, ma si è sempre svolto da Ovest verso Est, con partrenza da Oceanside sull'Oceano Pacifico e arrivo ad Annapolis (Maryland), sul versante atlantico degli USA.
A differenza delle corse a tappe come il Tour de France, la RAAM non ha tappe e non c'è una distanza specificata da compiere ogni giorno. 
Non ci sono periodi di riposo designato per il cibo o per il sonno ed il tempo è calcolato dalla partenza al traguardo. 
Il vincitore è colui o colei che pedala il più veloce possibile facendo il minor numero di soste per riposare e rifocillarsi.
Ogni corridore - o squadra - ha un supporto motorizzato formato solitamente da due componenti, che lo segue rifornendolo di cibo, acqua ed al caso può effettuare riparazioni meccaniche e di assistenza medica. 
Durante la notte, un veicolo con luci lampeggianti ha l'obbligo di seguire il corridore per garantire una soglia minima di sicurezza.
Avendo l'obbligo di pedalare quasi ininterrottamente per giorni con pochi o nessun periodo di sonno, pone questo evento nella categoria praticata dagli ultraciclisti o della endurance ciclistica.
L'esposizione continua agli eventi esterni, mette a dura prova i concorrenti e le loro squadre di assistenza. Solitamente il 50% dei partecipanti in solitario si ritira a causa di stanchezza o per ragioni mediche. Inoltre, visto che la gara si svolge su strade aperte al traffico, sono frequenti gli incidenti stradali con automobili o mezzi agricoli.
Non è possibile identificare un record vero e proprio della gara, pichè il percorso di ogni edizione è stato modificato con delle variazioni che hanno implicato, ogni volta, qualche decina di miglia in più o in meno.
Il tempo di percorrenza è stato comunque variabile, dai 10 giorni 16h29' della seconda edizione (1983) che fu, tra l'altro la più lunga (3170 miglia, ovvero 5101,620 km), crono stabilito dallo statunitense Lon Haldeman (vincitore anche della 1^ edizione) a quello di 7 giorni 22h52 nell'edizione 2013, crono realizzato dall'austriaco Cristoph Strasser (vincitore anche delle edizione 2011) sulla distanza di 2993.3 miglia (4187,249 km).
Il vincitore in solitaria il maggior numero di volte è stato lo sloveno Jure Robic (2004, 2005, 2007, 2008, 2010), seguito per numero di vittorie dall'austriaco Wolfgang Fasching, vincitore nel 1997, nel 2000 e nel 2002.
La più veloce in assoluto è stata la RAAM 2013 (che non è stata una delle più corte), il cui vincitore Strasser ha pedalato alla media oraria di 15,68 miglia (25,234 km).
Nelle ultime edizioni hanno preso il via mediamente 25 atleti nella categoria SOLO, ma a concludere la gara riesce circa la metà di loro ogni anno.
Dalla prima edizione datata 1982, dove furono 5 gli atleti al nastro di partenza, sono stati complessivamente 7 gli italiani a concludere la gara.
Un fatto curioso è che di questi 7 atleti, ben 3 provengono dalla Romagna, terra di “eroi a pedali”.
Tra questi uno dei finisher è stato Nick (o Nico) Valsesia (2011), ma possiamo anche menzionare il veneto Paolo Aste e il romagnolo Paolo Fraternali (finisher dell'edizione 2013).

Per completezza, la RAAM di NIck Valsesia viene racconta in un gustoso capitolo del volume di Giovanni Storti e Franz Rossi, Corro perchè mia mamma mi picchia, Mondadori 2013, in un capitolo appositamente dedicato (Race Across America, pp. 149-155). 
Race Across America. Una gara di ultra-cycling che, nel 2013, ha superato il suo trentennale. Solo 7 gli italiani finisher nella sua storia

Note
(1) Welcome to the home of the UltraMarathon Cycling Association (UMCA), founded in 1980 by John Marino, Michael Shermer, and Lon Haldeman. The UMCA is the leading international organization dedicated to ultracycling. We offer a calendar of ultracycling events where riders can earn points toward placement in the UltraCycling Cup and the World Cup of UltraCycling, the Ultra-500 Race Series, and mileage toward the UMCA 6, 12 and 24-hour challenges.
The UMCA offers the Year-Rounder Mileage Challenge, which is a year-long bicycle mileage challenge that recognizes consistent performance in ultracycling throughout the season. Participants may earn credit by riding in centuries, double centuries, 12-hour races, 24-hour races, UltraCycling Cup events, and other ultra rides.
The organization also sanctions UltraCycling Records, including national, state, timed and distance records. The UMCA is a 501(c)(3) non-profit organization and welcomes donations and sponsorships to help fund our charitable programs.
The UMCA publishes UltraCycling, our quarterly publication with expert advice on cycling, training, equipment, nutrition, race strategy, and mental preparation. UltraCycling is included with your membership. Read some of our selected SAMPLE ISSUES -- or login and view the CURRENT ISSUE (Jan 2014).
Reprints of articles on training, nutrition and equipment are now available under articles. (If you're looking for older articles they are available in our website archives).
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9 febbraio 2014 7 09 /02 /febbraio /2014 22:27

Marcialonga Cycling Craft (8^ ed.). La Marcialonga balza in sella. Sconto di San Valentino per le coppie che s'iscrivono tra il 12 e il 16 febbraioDopo la carica degli oltre 7000 bisonti di Marcialonga Skiing, ora tocca alla Marcialonga Cycling Craft, in programma per il 29 giugno 2014, sulla distanza lunga di 124 km e su quella corta di 81.

Secondo round per la Combinata Punto 3 Craft  e, come manifestazione di contorno, tornerà la Minicycling
Iscrizioni agevolate fino al 26 maggio.
Dal 10 al 14 febbraio “promozione San Valentino”, per coloro che si inscriveranno in coppia uomo-donna.

 

 

Tornerà a fine giugno, e per la precisione il 29 giugno, la granfondo ciclistica di casa Marcialonga. Per la sua 8.a edizione la Marcialonga Cycling Craft attenderà sul via di Predazzo (TN) tantissimi appassionati delle due ruote per una nuova annata di grande sport tra le vallate di Fiemme e Fassa. Saranno infatti i complessi dolomitici delle due valli trentine a dominare sull’intero sviluppo di gara, donando viste a dir poco mozzafiato.
Come sempre due saranno le proposte di percorso elaborate anche per il 2014, non senza portare qualche variazione con un nuovo passaggio sia in salita che in discesa per la Valle di Stava.
L’impegno maggiore sarà quello richiesto dal tracciato lungo, con 124 km da affrontare e 3.170 metri di dislivello che si snoccioleranno in una serie di salite imperdibili. Su tutte svetterà la scalata verso Passo Pampeago, resa celebre dalle gesta di corridori come Marco Pantani, Gilberto Simoni ed Emanuele Sella. Saranno 7 km in cui ci sarà da sudare, dapprima sui lunghi rettilinei le cui pendenze si attesteranno sempre oltre il 10% e poi con una serie di tornanti che porteranno in quota tra i pascoli di alta montagna, prima di gettarsi in una discesa da brivido verso Obereggen e Ponte Nova.

Sul percorso Corto si pedalerà invece per 81 km (1.670 m/dsl), sempre appaiati ai colleghi del percorso più lungo, fino al rientro nei pressi di Stava. Qui il “lungo” metterà la freccia per salire a Passo Pampeago, mentre il “corto” proseguirà la sua discesa verso Tesero e quindi lancerà la volata sul traguardo predazzano.

Marcialonga Cycling Craft (8^ ed.). La Marcialonga balza in sella. Sconto di San Valentino per le coppie che s'iscrivono tra il 12 e il 16 febbraioAlla vigilia della gara, sabato 28 giugno, si terrà anche la Minicycling, una gara promozionale rivolta ai giovani ciclisti under 16. Il via della “Mini” verrà dato sempre a Predazzo alle 15.00 e la manifestazione sarà inserita nel circuito Minibike di Fiemme e Fassa.

Dopo il successo della 41^ Marcialonga, con i suoi oltre 7000 “bisonti” che sono sfilati a gennaio sulle nevi fassane e fiemmesi, è tornato in sella anche l’ormai consueto appuntamento con la Combinata Punto3 Craft.
Tre gare, tre discipline e un’unica classifica, con il nome di Marcialonga a fare da comune denominatore. Alla resa dei conti il prossimo 7 settembre, una volta conclusa anche la 12^ Marcialonga Running, si conosceranno i nomi dei poliedrici vincitori ad aver realizzato i migliori tempi complessivi nei tre appuntamenti di Marcialonga Skiing, Cycling e Running.
Al momento, dopo la prima gara disputata, a condurre i giochi troviamo il trentino Antonio Zorzi e la tedesca Klaudia Ludwig.
Nella classifica team maschile in testa c’è il trio Simone Bosin, Roberto Griot e Giuseppe Monteleone, mentre in rosa la leadership provvisoria va a Laura Bonelli, Bernadetta Vian e Francesca Crippa. Ora ci sarà ancora tanto da pedalare… e da correre, prima di poter tirare le somme.

Non si fermano nel frattempo le iscrizioni alla Marcialonga Cycling Craft che fanno già registrare le prime presenze internazionali.
Ad essersi assicurato il posto in griglia di partenza per il prossimo 29 giugno ci sono già numerosi italiani, seguiti poi da atleti che arriveranno dalla Repubblica Ceca, dalla Danimarca, dalla Germania e ancora da Olanda, Norvegia, Spagna e Svezia.
Ci sarà poi anche chi arriverà dalla Nuova Zelanda, dalla Russia o dagli States per balzare in sella nel nome di Marcialonga.
Per strappare il lasciapassare per la gara basta visitare il sito della manifestazione e utilizzare il comodo sistema on-line che permette di pagare con carta di credito.
In alternativa, dopo aver compilato l’apposita scheda personale, si potrà pagare con bollettino postale o bonifico bancario.
Per quanto riguarda le quote, fino al 26 maggio si potrà approfittare del best price di 30 euro. Dal 27 maggio al 27 giugno si passerà invece a 35 euro e quindi a 40 euro per le iscrizioni last minute che dovranno avvenire non oltre sabato 28 giugno.
Ma il comitato organizzatore in vista di San Valentino ha pensato anche agli innamorati… e propone una quota speciale per le coppie uomo-donna che si iscriveranno dal 10 al 14 febbraio, ovvero 40 euro (anziché 60) a coppia, utilizzando l’apposito modulo sul sito della manifestazione.
E per far gola ai tanti appassionati, Marcialonga Cycling Craft mette in palio la canotta tecnica by Craft personalizzata per i primi 2000 iscritti. Insomma, non c’è tempo da perdere.

Info: www.marcialonga.it

 

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2 febbraio 2014 7 02 /02 /febbraio /2014 13:15

Granfondo Campagnolo 2014 (3^ ed.). Già superati i 1000 iscritti, di cui il 15% dall'esteroE' in programma per il 12 ottobre 2014 a Roma, la 3^ edizione della Granfondo Campagnolo: già superati i 1000 iscritti, dei quali il 15% viene dall'estero. Confermati il percorso unico di circa 125 km e la ciclopedalata di 50 km. 

Primo scatto della Granfondo Campagnolo Roma. A poche settimane dall’apertura delle iscrizioni e a nove mesi dalla partenza (12 ottobre 2014), la terza edizione della corsa capitolina ha già tagliato un importante traguardo con l’adesione di oltre 1000 ciclisti – un quinto dei partecipanti alla gara dello scorso anno – registrando così dalle prime battute una forte attenzione da parte degli appassionati.

 

Il dato più significativo di questa prima fase riguarda gli stranieri, la cui presenza, ad oggi, ha già superato il 15% ed è in costante crescita.

Quasi 200 ciclisti, infatti, raggiungeranno Roma da 15 diversi Paesi: oltre quelli provenienti dalle nazioni europee, ci saranno corridori provenienti dall’Australia, dal Canada, dagli USA e da Taiwan, una partecipazione che conferma la gara come una delle più attese non solo in Italia ma anche all’estero dove è molto conosciuta.

I numeri, però, non sono la sola forza della Granfondo Campagnolo Roma che, in soli 2 anni, è diventata uno degli eventi sportivi più seguiti e partecipati in Italia, grazie soprattutto a un palcoscenico straordinario e unico come quello della Città eterna e dei Castelli Romani.
Con campioni come Alex Zanardi e il Ct della Nazionale Davide Cassani da sempre alla partenza nel cuore di Roma Storica.

 

Granfondo Campagnolo 2014 (3^ ed.). Già superati i 1000 iscritti, di cui il 15% dall'esteroAnche per quest’anno sono stati confermati il percorso unico di circa 125km e la ciclopedalata di 50km, destinata questa a chi sta scoprendo la bellezza e i benefici di andare in bicicletta ma non è pronto per una granfondo. La partenza per tutti sarà di una bellezza unica e straordinaria da via dei Fori Imperiali guardando il Colosseo e passando per l’Appia Antica con traguardo alle Terme di Caracalla, immersi nella storia antica.

 

La quota di iscrizione (facilitata sino al 31 gennaio) ha subito un cambiamento a partire dal 1° febbraio.  Le donne, invece, avranno delle agevolazioni per tutto il periodo delle iscrizioni.

 

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1 gennaio 2014 3 01 /01 /gennaio /2014 23:18

Sportful Dolomiti Race 2014 (20^ ed.). Capodanno con il botto: ga poco meno di 6 mesi dal classico appuntamento, già sfondata quota 3100 iscrittiSportful Dolomiti Race 2014 (20^ edizione, in programma il prossimo 15 giugno 2014): Capodanno con il botto. Sfondata quota 3.100 iscritti alla classica Granfondo ciclistica feltrina. E per i meno allenati arriva il “percorso Mark

 

Il 2014 inizia sotto i migliori auspici per la Sportful Dolomiti Race, la granfondo di Feltre che il 15 giugno festeggia la 20^ Edizione. Con il 1° gennaio 2014 (a cinque mesi e mezzo dalla manifestazione) sono già oltre 3100 gli iscritti. Un vero record che non ha precedenti nella storia dell’evento abituato a calamitare a Feltre e sulle Dolomiti Bellunesi ogni anno migliaia di ciclisti provenienti da tutto il mondo.

I ciclisti pronti a partire per sfidare le salite delle Dolomiti Bellunesi e Trentine nel ritorno di percorso su Cima Campo, il leggendario Passo Manghen del Giro d’Italia, Passo Broccon e Passo della Gobera e Passo Croce d’Aune arriveranno (finora) da 89 province italiane, i bellunesi a oggi iscritti sono 122. 
Gli stranieri finora prenotati arrivano da 23 paesi diversi tra cui Usa, Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Brasile, Grecia, Olanda, Belgio e Danimarca, solo per citare alcune nazioni. Le donne pronte a sfidare le montagne sono finora 160.

Una delle novità di questo 2014è il “percorso Mark”, un terzo percorso di 47km dedicato a chi è meno allenato ma vuole comunque participare alla festa ciclistica scalando almeno lo storico Passo Croce d’Aune su cui sorge il monumento a Tullio Campagnolo la cui inaugurazione nel 1995 ha sancito anche la nascita della granfondo.

Abbiamo voluto chiamarlo percorso Mark pensando all’amico belga Mark, distributore Sportful per il Benelux – spiega Ivan Piol, presidente del comitato organizzatore -  ogni anno ci dice che vorrebbe tanto fare la granfondo ma per lui è un’impresa impossibile perché è troppo impegnativa per la sua stazza e perché non ha tempo per allenarsi. Parlando con gli amatori ci siamo resi conto che ci sono tanti Mark in giro e allora perché non fare un percorso per loro? Ma non volevamo chiamarlo banalmente terzo percorso perché in fondo è di soli 47km con partenza in coda alla granfondo e poi destinazione Fonzaso, Lamon, ponte Oltra, Passo Croce d’Aune. E’ un percorso speciale. Il percorso Mark!”

 

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3 dicembre 2013 2 03 /12 /dicembre /2013 21:29
24 ore cilcistica di Feltre 2014 (14^ ed.). Aperte le iscrizioni: si potrà correre anche individualmente e sarà la Da oggi 3 dicembre 2013 sono aperte le iscrizioni alla 14^ edizione della 24 ore ciclistica di Feltre, la "Castelli24h", in programma tra il 6 e il 7 giugno 2014.
La manifestazione sarà aperta ad un massimo di 100 squadre e, per la prima volta, nella storia anche i singoli potranno fare una loro 24 ore. La gara individuale si chiamerà “Castelli24h only one” e prevederà la possibilità di un singolo ciclista di pedalare in solitaria per 24 ore, facendo un'ultramaratona sui pedali come sfida con se stesso prima di tutto, ma anche contro chi avrà lo stesso suo coraggio.
L’assistenza potrà essere allestita in forma autonoma o richiesta all’organizzazione a fronte di un contributo spese.
“Abbiamo pensato di dare la possibilità di correre la 24 ore anche ai singoli atleti – spiega Ivan Piol, il presidente del comitato organizzatore – in verità sono già alcuni anni che ce lo chiedono, questa volta abbiamo pensato di provare ad accontentarli. E stiamo valutando di aprire anche alle coppie. I dettagli saranno pubblicati nel sito nelle prossime settimane”.
Per scelta, e considerata la situazione economica, il comitato organizzatore ha deciso di non aumentare le quote di iscrizione a carico delle squadre, benché la manifestazione abbia dei costi strutturali molto elevati, basti pensare ai ponti pedonali necessari per ottenere l’autorizzazione alla gara da parte dei vigili urbani il cui costo supera i diecimila euro. Solo per fare un esempio.
I dettagli saranno pubblicati nel sito ufficiale www.24orefeltre.it
Anche Castelli24h ha una sua pagina ufficiale in Facebook in cui è possibile trovare curiosità e novità in tempo reale.
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Presentazione

  • : Ultramaratone, maratone e dintorni
  • : Una pagina web per parlare di podismo agonistico - di lunga durata e non - ma anche di pratica dello sport sostenibile e non competitivo
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  • Ultramaratone, maratone e dintorni
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.
  • Mi chiamo Maurizio Crispi. Sono un runner con oltre 200 tra maratone e ultra: ancora praticante per leisure, non gareggio più. Da giornalista pubblicista, oltre ad alimentare questa pagina collaboro anche con altre testate non solo sportive.



Etnatrail 2013 - si svolgerà il 4 agosto 2013


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Il perchè di questo titolo

DSC04695.jpegPerchè ho dato alla mia pagina questo titolo?

Volevo mettere assieme deio temi diversi eppure affini: prioritariamente le ultramaratone (l'interesse per le quali porta con sè ad un interesse altrettanto grande per imprese di endurance di altro tipo, riguardanti per esempio il nuoto o le camminate prolungate), in secondo luogo le maratone.

Ma poi ho pensato che non si poteva prescindere dal dare altri riferimenti come il podismo su altre distanze, il trail e l'ultratrail, ma anche a tutto ciò che fa da "alone" allo sport agonistico e che lo sostanzia: cioè, ho sentito l'esigenza di dare spazio a tutto ciò che fa parte di un approccio soft alle pratiche sportive di lunga durata, facendoci rientrare anche il camminare lento e la pratica della bici sostenibile. Secondo me, non c'è possibilità di uno sport agonistico che esprima grandi campioni, se non c'è a fare da contorno una pratica delle sue diverse forme diffusa e sostenibile. 

Nei "dintorni" della mia testata c'è dunque un po' di tutto questo: insomma, tutto il resto.

Archivi

Come nasce questa pagina?

DSC04709.jpeg_R.jpegL'idea motrice di questo nuovo web site è scaturita da una pagina Facebook che ho creato, con titolo simile ("Ultramaratone, maratone e dintorni"), avviata dall'ottobre 2010, con il proposito di dare spazio e visibilità  ad una serie di materiali sul podismo agonistico e non, ma anche su altri sport, che mi pervenivano dalle fonti più disparate e nello stesso tempo per avere un "contenitore" per i numerosi servizi fotografici che mi capitava di realizzare.

La pagina ha avuto un notevole successo, essendo di accesso libero per tutti: dalla data di creazione ad oggi, sono stati più di 64.000 i contatti e le visite.

L'unico limite di quella pagina era nel fatto che i suoi contenuti non vengono indicizzati su Google e in altri motori di ricerca e che, di conseguenza, non risultava agevole la ricerca degli articoli sinora pubblicati (circa 340 alla data - metà aprile 2011 circa - in cui ho dato vita a Ultrasport Maratone e dintorni).

Ho tuttavia lasciato attiva la pagina FB come contenitore dei link degli articoli pubblicati su questa pagina web e come luogo in cui continuerò ad aprire le gallerie fotografiche relative agli eventi sportivi - non solo podistici - che mi trovo a seguire.

L'idea, in ogni caso, è quella di dare massimo spazio e visibilità non solo ad eventi di sport agonistico ma anche a quelli di sport "sostenibile" e non competitivo...

Il mio curriculum: sport e non solo

 

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Statistiche generali del magazine dalla sua creazione, aggiornate al 14.04.2014

Data di creazione 12/04/2011
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Giornata record 14/04/2014 (3 098 Pagine viste)
Mese record 09/2011 (32 745 Pagine viste)
Precedente giornata record 22/04/2012 con 2847 pagine viste
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