(Foto di Maurizio Crispi)
(Maurizio Crispi) E' ritornato, con la sua consueta kermesse, con la sua ironia, ma anche con tanto sano spirito sportivo (malgrado il rifornimento etilico - poco più di un simulacro di bevuta alcoolica) "Un Sorso e Via - Campionato del Mondo di corsa con rifornimento etilico obbligatorio", che ha celebrato il suo decimo compleanno.
E difatti, il suo officiante e maestro delle cerimonie, Aldo Siragusa - che è stato affiancato nella funzione di co-speaker dal giornalista Marco Pomar - indossava un lussureggiante abito da sposa: non siamo nuovi agli sbeffeggianti travestimenti di Aldo in simili circostanze.
In un'edizione del passato di Un Sorso e Via (1^ serie) egli si era presentato negli abiti di Nerone oppure in un'altra nelle vesti di angelo con tanto di maestose ali.
Nel 2015 prima replica della 2^ serie) si è presentato come un pupo trasportato nella gerla di una claudicante Befana dal naso adunco.
Quest'anno, Aldo - come ogni sposa che si rispetti - si è presentato con un leggero ritardo, spezzando la trepidazione con cui tutti avevano atteso la sua uscita... Ritardo giustificato, perché si sa che le spose arrivano sempre in ritardo poiché a lungo indugiano davanti allo specchio per farsi più belle. E l'abito di Aldo si sganciava di continuo sulla schiena, lasciando intravedere squarci di pelle nuda al sotto, come per una sorta di noncurante vezzo della sposa che si mostra, ma che ancora non si vuole concedere. E, invano, gli assistenti di regia cercavano di rimediare al rischio di "denudamento" di questa sposa baffuta e barbuta...
La manifestazione - come si diceva - si è svolta a Palermo, all'interno dello Stadio delle Palme "Vito Schifani", il 23 ottobre 2016, a partire dalle 15.45, con la consueta kermesse, forse con un leggero calo del numero dei partecipanti e di pubblico, per via della concomitanza in giornata di altri eventi podistici. Ma quelli presenti erano buoni e tutti hanno onoratolo spirito della manifestazione che è quello di fare sport divertendosi e mostrando la capacità di fare dell'ironia e, soprattutto, dell'autoironia, senza rinunciare a mettersi in gioco, indossando dei panni buffi oppure sottoponendosi a prove strampalate.
10 le gare in programma, per tutti i gusti e per tutte le gradazioni di dissacrante divertimento, pur condito di sano agonismo: tra di queste, la corsa a piedi scalzi sui ceci, la corsa palleggiando con un pallone da basket, i 400 metri portando in equilibrio dei bicchieri pieni dì acqua su di un vassoio, la corsa con ombrelli (aperti) e con i cani ak guinzaglio, la corsa a coppie con i due runner di ciascuna coppia ammanettati l'uno all'altro per i polsi, oppure ancora la corsa in tappine (infradito), per concludere alla grande con la competizione clou sui 3000 metri, valevole appunto come X campionato del Mondo di Un Sorso e Via".
In tutte le prove erano ammessi i travestimenti, le parrucche, i cambi di identità di genere (vestimentale) e quant'altro per sottolineare l'atmosfera gioiosa e carnevalesca che serve ogni tanto ad abbattere (o a incrinare) l'atteggiamento mentale di alcuni podisti (che pur professandosi amatori) vivono la loro dedizione alla corsa come un lavoro, punteggiato solo di fatiganti allenamenti e di gare. In tutte le gare era previsto un numero variabile di ristori etilici (in funzione della distanza da percorrere) con l'obbligo di ingerire ad ogni posto di ristoro una data quantità di nettare bacchico, in modo tale che il quantitativo totale di vino da ingerire (vinaccio a giudicare dalle espressioni mimiche di alcuni fra i partecipanti che da veri sportivi preferibberro evitare la bevuta obbligatoria, ma in realtà ottimo vino cartonato, messo a disposizione dalla Ditta Caradonna sponsor della manifestazione) non dovesse superare un bicchiere di plastica di dimensioni standard.
A disposizione di tutti, ma non da ingerire "obbligatoriamente" le uova sode - come nella migliore tradizione delle osterie del buon tempo antico - per fare "stagghiare" il vino ingerito: dopo ciascun ristoro etilico il runner aveva l'obbligo - pena la squalifica - di pronunciare una parola d'ordine stabilita di volta in volta sulla base di un elemento caratterizzante della gara da disputare: ma non sempre questa parola d'ordine è stata pronunciata correttamente...
A inframmezzare gli eventi di "corsa", gli intermezzi sonori di un rock duro e pulsante (che più metallico non si sarebbe potuto) di un gruppo musicale che ha vivacizzato l'atmosfera e le esibizioni artistiche - nella speciale sezione "OrtoArte" - in cui - come nel caso di una rinomata trasmissione televisiva - l'artista performante viene fatto oggetto anziché di fischi e di grida di scherno del lancio di ortaggi, appositamente messi in distribuzione dagli organizzatori (fase dell'"ortolancio"). L'acquisto degli ortaggi da lanciare (€2.00 per ciascun kit da Ortolancio) è stato devoluto alla raccolta di un fondo per l'acquisto di una Joelette (vedi il "Progetto Joelette", promossa da ASD SportAction), così come nel corso dell'evento chi avesse voluto avrebbe potuto acquistare un biglietto per una lotteria, i cui numeri saranno estratti il prossimo gennaio: anche in questo caso il costo di ciascun biglietto sarebbe stato devoluto alla stessa finalità.
Ed è così andata in archivio la 10^ edizione di "Un Sorso e Via" con soddisfazione da parte di tutti, organizzatori e partecipanti.
Un Sorso e Via 2016 (10^ ed.). Kermesse, sport e risate
(Foto di @[1365214184:2048:Maurizio Crispi]) E' ritornato, con la sua consueta kermesse, con la sua ironia, ma anche con tanto sano spirito sportivo (malgrado il rifornimento etilico - poco più di...
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1219361488124515.1073742320.120648751329133&type=3
La galleria fotografica con le foto di Maurizio Crispi, nella Pagina Facebbok, Ultramaratone, Maratone e Dintorni
scrivi un commento …